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giovedì 1 dicembre 2022

Universo e Scienza. Tutti siamo chiamati a leggere la realtà (6)

     Cosa c'è negli immensi spazi

interstellari ?

Gli infiniti (immensi) spazi tra una stella e l'altra non sono vuoti dal momento che vi insiste l'elemento chimico più abbondante dell'universo: l'idrogeno. Stando al percorso di studi e ricerche seguito finora dalla Scienza, nella "Via Lattea" (= la galassia a cui appartiene il nostro sistema solare) l'intensità dell'idrogeno è di circa un atomo per centimetro cubo. Un valore che è così minimo che finora non è stato possibile riprodurlo nei laboratori terrestri.

Vi sono tuttavia particolari ambiti, sempre nella galassia a cui appartiene il sistema solare, e quindi la Terra, in cui la densità raggiunge i circa 500 atomi per centimetro quadrato. La conseguenza è che quando due atomi riescono a congiungersi (combinarsi) formano una "molecola stabile": H2. Primo passo verso forme chimiche via via sempre più complesse fino a costituire le cosidette "nubi molecolari", la materia più diffusa nell'ambito della Galassia.

Oltre alla massa gassosa (pur sempre all'interno della Galassia), lo spazio interstellare contiene pure particelle di materiale solido "grani di polvere interstellari". Il gas comunque prevale notevolmente rispetto alla polvere di una massa di 100 a 1.

In totale, e per evitare di confondere gli amici lettori, gli studi scientifici ci fanno sapere che la massa (materia) inter-stellare rappresenta appena il 2% della massa totale della Galassia entro cui sta il nostro sole col relativo sistema planetario. La Galassia -di per sé-  viene stimata in circa 200 miliardi di masse solari, tutte concentrate in stelle.

Ci fermiamo qui, per intanto.

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