"Scrivere per un pubblico è sempre un atto di presunzione. Bisogna almeno concedersi la decenza di rifugire dall'infingimento, dalle false modestie, dagli ammiccamenti, dalle accondiscendenze. Prendersene le responsabilità e dire quello che c'è da dire, se necessario essere distanti, sgradevoli, persino elitari, essere contradittori perche' il pensiero coerente è un pensiero sterile.
La verità ha sempre un'altra faccia, talvolta identica a quella della menzogna".
La frase sopra riportata è di un giornalista che è stato a La Stampa di Torino e adesso dirige Huffington Post, Mattia Feltri.
Il messaggio ci sembra di capire che sia: chi scrive, anche sui mezzi di diffusione popolari, da facebook a quanto altro, deve più che accondiscendere (con i like) puntare a rivelare, a far vedere ciò che altri non vedono, o persino fingono di non vedere. Bisogna essere sempre aderenti al vero e sapersi correggere quando il vero spunta da altre posizioni.
Quante sono le menzogne che vengono rivestite di verità?
Nessun commento:
Posta un commento