Il Fascismo, oltre che la dittatura,
realizzò uno stato totalitario?
Esiste molta storiografia che sostiene che nonostante il fascismo abbia provato per venti anni di fascistizzare gli italiani, contemporaneamente avvenne un processo inverso, forse non meno rilevante. La grande massa della popolazione, quella stessa che inneggiava convintamente il duce ed il regime, con i suoi comportamenti quotidiani si adoperò ad "italianizzare" il fascismo, ossia di attenuare tutte le punte di radicalismo totalitario che, forse per ragioni storiche e culturali, non appartenevano al modo di essere e di vivere da italiani.
Il Fascismo italiano provò a realizzare un regime totalitario, e purtroppo compì troppi atti e danni in quel senso, ma non fu fortunatamente in grado di perseguire e raggiungere all'intero il modello che si proponeva, quello hitleriano. In rapporto al quadro tedesco, molti storici -scrive Giovanni Ballardelli-, l'Italia rimase a lungo lontana da quel modello; compì tuttavia una accellerazione sul versante antisemita nel 1938 e così facendo tradì la sua stessa impostazione delle origini, se è vero che fra i fascisti della prima ora, tra gli stessi squadristi vi erano parecchi ebrei. Simili circostanze non esistettero mai nelle file naziste.
La svolta "totalitaria" del 1938, l'antisemitismo istituzionalizzato, è a giudizio degli storici ancora più drammatica, perchè da allora il totalitarismo italiano divenne assai simile, fu imitazione di quello tedesco. Produsse gli stessi danni.
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