6 Settembre 1955
Disordini di Istanbul: pogrom orchestrato dal Partito Democratico del primo ministro turco Adnan Menderes e dal Partito “Cipro è turca”. Una folla turca, precedentemente trasportata in città in camion, assalta la comunità greca di Istanbul per varie ore. 32 tra mutilati, feriti e donne stuprate, tra 13 e 16 morti durante e dopo il pogrom a causa delle bastonate e degli incendi intenzionalmente appiccati. Gravi danni alle proprietà greche (110 alberghi, 27 farmacie, 23 scuole, 21 fabbriche, 73 chiese e oltre un migliaio di abitazioni private di proprietà greca).
Menderes e Zorlu saranno poi condannati e impiccati dopo il golpe militare del 1960 per atti incostituzionali, incluso il loro ruolo nel pogrom di Istanbul. Ma la memoria di quelle violenze, così come di tante altre, è rimasta sepolta per oltre mezzo secolo.
L'episodio ora riportato -ai nostri giorni- non può che ricordarci il destino ulteriormente segnato in questi giorni alla Chiesa di Santa Sofia.
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