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martedì 15 settembre 2020

Contesa Entellina e Territorio. Cosa c'è da valorizzare (3)

 Ragioni e senso della mostra

Foto di quella che fu la
Chiesa di Santa Maria
del Bosco.
Contessa Entellina

Come recita il titolo, Tesori ritrovati 1968-2008. Storia e cultura artistica dell'abbazia di Santa Maria del Bosco di Calatamauro e nel suo territorio dal XII al XIX secolo, in questa sede viene presentata gran parte di quanto è stato recuperato dal ricchissimo patrimonio artistico e culturale esistente un tempo nell'antico complesso monastrico benedettino di Santa Maria del Bosco. Si tratta di una eterogenea e vasta collezione -comprendente dipinti, bassorilievi, oggetti liturgici e un fondo librario- dispersa in luoghi diversi tra Palermo, Contessa Entellina e Monreale ed oggi riunificata  a distanza di quarant'anni esatti dal disastroso sisma del 1968. Riunificata, e per la prima volta esposta in una medesima struttura architettonica, la Chiesa di San Gaetano a Monreale;
scelta non casuale, giacchè la cittadina normanna è sede della Diocesi nel cui territorio risiede appunto l'abbazia.
Andrea Della Robbia
(attribuito)

Madonna con Bambino,
trovasi a Monreale,
Palazzo Arcivescovile

Il "recupero" è certamente temporaneo, legato al periodo espositivo, ma non per questo meno importante ai fini del significato che assume: un percorso a ritroso, volto alla rivisitazione storico delle vicende che hanno riguardato chiesa e monastero benedettino nel corso dei secoli.

Ma sarebbe riduttivo pensare che le opere siano uscite dai depositi per approdare  tout court alle sale espositive, a monte c'è, infatti, un lungo lavoro di ricerca condotto secondo metodi di indagine storiografica e d'archivio, consultazione di cataloghi e vecchi inventari. A volte si è trattato di un vero e proprio lavoro di scavo e di individuazione dei singoli reperti. A questa prima fase è seguita la ricognizione  nel comprensorio circostante e nelle sedi istituzionali con il recupero delle opere  stesse, talvolta in frammenti o a stento leggibili, e tuttavia esistenti, anche se va detto, lo scopo finale non era solo e non tanto quello del "ritrovamento" disico, tangibile,  della singola opera quanto la ricostruzione di un contesto storico e artistico di grande rilievo che aveva avuto il suo centro proprio nell'abbazia e da lì si era irradiato nel corso del tempo sul territorio. Solo così l'operazione del "ritrovamento" poteva acquistare un senso compiuto.

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Come i lettori che ci stanno seguendo sanno, stiamo proponendo la documentazione di presentazione della mostra sui beni culturali di Santa Maria del Bosco curata dalla Regione Sicilia nel 2008, che in minima parte -allora- coinvolse Contessa Entellina.

Contiamo di riflettere in prosieguo su alcune vicende storiche.

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