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mercoledì 9 settembre 2020

Entella e Scavi. Fiducia nel successo della Normale di Pisa

 E' di alcuni giorni fa la notizia secondo cui ospiteremo a Contessa una equipe della Normale di Pisa che proseguirà, dopo una pausa piuttosto lunga, gli studi e gli scavi ad Entella. Non possiamo che esserne sodisfatti. Spingere in avanti gli studi e gli scavi non può che alimentare fiduciose aspettative per il nostro territorio e per l'intera area del corleonese e dell'alto-medio Belice.

Ruderi di Entella

 La lunga pausa dall'ultimo intervento sulla Rocca della Normale di Pisa ci ha fatto dimenticare il quadro di quanto avevamo imparato, tuttavia proviamo ad elencare, alcuni dati, nei limiti della memoria individuale ma soprattutto con gli spunti che pigliamo da una relazione di Carmine Ampolo.

1) Gli scavi finora condotti hanno appurato una intensa presenza e vitalità di Entella sin dal tardo-arcaico  (si intende il periodo compreso tra il 600 e il 480 a.C.).

2) Nell'età ellenistica (dal VI al III secolo a.C.) insistevano in città edifici a carattere pubblico (civili e culturali) e l'agorà, la piazza principale di Entella.

3)  Sono state individuate alcune abitazioni medievali e rilevate le ristrutturazioni arrecate alle precedenti e antiche fortificazioni.

 Cosa di immediata percezione pubblica e diffusa curiosità, attualmente, disponiamo ?

-Numerosi reperti numismatici dell'età classica e soprattutto ellenistica. 

-Due monete di Carlo D'Angiò e di Federico III di significativa rilevanza storica perchè attestano che fino alla guerra del Vespro e ancora ben oltre la pace di Caltabellotta del 1302  la Sicilia fu campo di battaglia e una sia pure ridotta presenza umana insistette ancora nell'antica città, che sappiamo essere stata distrutta dalle milizie di Federico II nel XIII secolo (1246).

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