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Con l’attacco fulmineo alla Polonia, avvenuto il 1°
settembre del 1939 alle 4.45 del mattino, Hitler ebbe due giorni di euforia che si smorzarono il 3
settembre quando la Gran Bretagna e la Francia gli dichiararono guerra.
Mussolini non intese entrare in una questione che riguardava -dal suo punto di vista- esclusivamente Germania e Russia intenzionati a spartirsi la Polonia.
Hitler si allertò per il quadro che si venne a creare:
1) avere alle spalle due potenze come Francia e Gran Bretagna e di fronte il gigante russo, non gli avrebbe mai permesso di consolidare l'espansione ad est.
2) L’obiettivo nazista era infatti, fin dall’inizio, quello di conquistare subito dopo la Polonia l’Unione Sovietica per poi trasformare l’intera Russia in un enorme bacino per le materie prime, da cui attingere per avere le risorse di cui aveva bisogno.
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