Luigi Gavazzi
Giornalista
I populismi contemporanei giocano molto sul disagio provocato dagli smottamenti economici conseguenza della globalizzazione: "Nessuno vi lascerà più indietro", urlava Trump ai fan in campagna elettorale. Più o meno ciò che dice Le Pen ai ceti medi e operai della provincia francese.
Ma questa attenzione per il disagio economico è figlia dell'idea parziale di popolo che abbiamo visto in precedenza: riguarda i bianchi, la "white working class", o i "veri francesi", e così via. Giusto per escludere tutti gli immigrati che, notoriamente, sono i più sfruttati, sottopagati, ricattati sui luoghi del lavoro.
Nemmeno oggetto dell'attenzione sono altri che pagano più la globalizzazione: i giovani precari impiegati nei servizi, per esempio.
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