La missionaria albanese -naturalizzata indiana- madre Teresa di Calcutta viene canonizzata da papa Francesco.
Nel 1997 in occasione della morte di madre Teresa di Calcutta, lo Stato indiano ha tributato funerali di Stato, omaggio fino ad allora reso soltanto a un altro privato cittadino: il Mahatma Gandhi, e questa circostanza evidenzia quanto Madre Teresa, pur essendo europea e cattolica, era riuscita a entrare nella coscienza della gente di Calcutta e del resto dell’India.
La sua figura era riuscita a incarnare alla perfezione lo spirito e la forma del cattolicesimo indiano. Spirito e forma non sempre condivisi in Vaticano dalle gerarchie ecclesiastiche.
Ad oggi la Casa madre delle suore di madre Teresa ospita la tomba della piccola suora albanese e una statua della Vergine venerata più o meno come la dea Kali viene adorata a qualche chilometro di distanza, nel tempio che porta il suo nome.
Per l’uomo della strada in India non esiste alcuna incompatibilità nella coesistenza, all’interno di un altare domestico, tra l'effige di madre Teresa, quelle di Kali, di Cristo e di Karl Marx.
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