Historia Magistra Vitae
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Il 15 settembre 1935 in Germania agli ebrei residenti viene proibito di contrarre matrimonio con non ebrei. Questi inoltre vengono privati della cittadinanza.
Il 70 per cento di essi viveva in aree urbane e il 50 per cento risiedeva nelle 10 maggiori città tedesche.
La comunità più grande si trovava a Berlino (circa 160.000 persone, nel 1925) e rappresentava meno del 4 per cento dell’intera popolazione della città. Altre grandi comunità ebraiche erano quelle di Francoforte sul Meno (circa 26.000 unità), Breslau (circa 20.000), Amburgo (circa 17.000), Colonia (circa 15.000), Hannover (circa 13.000) e Lipsia (circa 12.000).
Nella seconda metà degli anni Trenta campi di concentramento furono insediati a Dachau, Auschwitz-BIRKENAU, Sachsenhausen, Buchenwald, Flossembürg, Mauthausen e Ravensbrück, che fu un campo esclusivamente femminile.
Durante la seconda guerra mondiale vennero costruiti molti altri campi, alcuni dei quali anche in Polonia e in Serbia dove finirono ebrei, prigionieri di guerra sovietici e partigiani.
Gli internati erano costretti ai lavori forzati e coloro che non resistevano venivano uccisi. Alcuni vennero addirittura impiegati come cavie in sperimentazione scientifiche e mediche. Perirono con i gas oppure per fame e malattie circa 11 milioni di persone, di cui più di 6 milioni di ebrei.
Lo sterminio degli ebrei
Quando, il 27 gennaio 1945, l’Armata Rossa fece il suo ingresso nel campo di concentramento di Auschwitz ed emerse l’orrore per l’olocausto di un popolo, le cui crude immagini, immortalate dagli operatori sovietici e mostrate al processo di Norimberga, come prova contro i crimini nazisti, sconvolsero il mondo intero,
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