"Il mondo vuole farci paura: l'Europa sta vivendo una
stagione difficile, c'è la paura del terrorismo islamico ma anche di ciò che
semplicemente è diverso. A questo bisogna rispondere con il coraggio, con
l'entusiasmo e con energia".
"I
terroristi vogliono colpire luoghi della quotidianità come teatri, scuole e
università perché voi siete il futuro".
"Anche in
America - ha aggiunto - c'è qualcuno che sta cercando di dipingere in modo
sbagliato il vostro straordinario popolo, e che immagina di costruire muri
quando bisogna costruire ponti".
"Penso
che la più grande sfida sia quella educativa e culturale ed è per questo che
penso sia importante nelle relazioni tra i paesi capirne il meccanismo del
sistema universitario perché rappresentate il luogo del futuro ma anche la
sfida del presente. Anche da qui bisogna partire per combattere la paura".
"Rimanere umani quando ci sono politici che ci urlano contro è un'impresa difficile da affrontare ogni giorno e che noi facciamo",
"Rimanere umani quando ci sono politici che ci urlano contro è un'impresa difficile da affrontare ogni giorno e che noi facciamo",
"L'Italia è
come un ponte tra Europa e Africa" che molti cercano di attraversare ma
poi trovano la morte a causa di scafisti senza scrupoli ha spiegato
aggiungendo:
"In questi
giorni stiamo intervenendo per raccogliere un barcone affondato un anno fa. Ci
sono più di 700 persone che sono morte, molti dei quali bambini. Ci hanno detto
che non aveva senso recuperare questi corpi, Che era una spesa inutile, ma io
credo che bisogna dare sepoltura sia uno dei più importanti atti che vadano
riconosciuti agli esseri umani".
SUSANNA CAMUSSO, leader Cgil
Riferndosi alle recenti dichiarazioni di Boeri, presidente Inps, secondo cui la generazione degli anni '80 dovrà lavorare fino a 75 anni «Proporre così questa previsione è irragionevole, rischia di sembrare un annuncio e non una criticità da affrontare. Rischia inoltre di passare un messaggio pericoloso di sfiducia ai giovani con molti che reagiscono dicendo allora non pago più i contributi».
«È proprio per evitare questa situazione che abbiamo aperto la vertenza sulle pensioni -ha aggiunto Camusso- questo è un sistema ingiusto che scarica la disoccupazione sulle spalle dei singoli e si basa solo sull’aspettativa di vita.
Vedere ogni singolo aspetto come un costo impedisce una riforma complessiva del sistema che preveda investimenti che non sono costi: bisogna ricostruire il sistema per i giovani bisogna superare la differenza tra tutelati e non».
MICHELE SERRA, giornalista, scrittore, autore televisivo, e umorista i
MICHELE SERRA, giornalista, scrittore, autore televisivo, e umorista i
”Chi
ha votato “sì” non si fida delle lobby del petrolio, chi ha votato “no” non si
fida degli ambientalisti, chi non è andato a votare non si fida del referendum.
Le Regioni non si fidano del governo, il governo non si fida delle Regioni.
Emiliano non si fida di Renzi, Renzi non si fida di Emiliano. Gli elettori non
si fidano della politica e non vanno a votare, la politica non si fida degli
elettori e procede per suo conto. I Cinquestelle non si fidano di nessuno,
nessuno si fida dei Cinquestelle. Nel Pd nessuno si fida di nessuno. Il tasso
di fiducia degli italiani negli italiani è ai minimi storici. Ognuno si fida
più o meno di se stesso e della propria cerchia, ma non sempre e non del tutto:
Spalletti non si fida di Totti e Totti di Spalletti.
Non è
vero che siamo divisi in guelfi e ghibellini, fascisti e comunisti, baciapile e
mangiapreti. Le fazioni sono decine. Centinaia. Migliaia. Il lavoro
fondamentale, in ogni talk-show, non è avere fiducia in quello che si dice, ma
smentire quello che stanno dicendo gli altri, in modo che sia ben chiaro che
degli altri non c’è da fidarsi. Se un giorno dovesse mai accadere che qualcuno
ricominci a fidarsi di qualcuno, sarà un miracolo. Alla Zavattini: «Sogno un
mondo in cui buongiorno vuol dire soltanto buongiorno».
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