UN APPELLO DEI
GIOVANI LOCALI.
Regna la calma nel nostro paese, Contessa
Entellina, o forse..
Ho incontrato dei ragazzi che non
vogliono rimanere con le mani in mano mentre chi dovrebbe si disinteressa di loro.
Non se la sentono di restare a guardare mentre gli Amministratori Comunali hanno
precluso loro lo svolgimento delle attività sportive avendo sostanzialmente
chiuso lo storico centro ricreativo locale. E tutto ciò è stato deciso dopo 25 anni di piena attività.
Quel luogo e quella realtà sociale
raggruppava non solo i giovani ma coinvolgeva l’intero paese con i conseguenti commenti e la conseguente tifoseria
e soprattutto con la presenza ed il seguire le gare
in calendario.
Quella realtà costituiva un modo per
togliere dalla strada i ragazzini, per aiutarli a socializzare e li teneva
lontani dai rischi verso le direzioni sbagliate.
Ci viene detto che la crisi
economica ha ridotto i fondi destinati ESCLUSIVAMENTE alle attività ricreative;
il Comune ha così optato per la
chiusura, o comunque per il taglio dei
fondi alle attività sportive locali. Non è accaduto così per gli altri eventi
annuali..
Io ho voluto conoscere e capire meglio,
più approfonditamente, la realtà di questa "parte" di paese e il
perché questi giovani non si sono rassegnati a perdere questo centro di
aggregazione, occasione per loro di aggregazione.
Oggi il nostro paese soffre di molti
e gravi problemi; sono sempre più numerose le famiglie che chiedono aiuto alle parrocchie
e ai centri Caritas. Questa altra emergenza va, dunque, a sommarsi ad altre.
L'effetto
di quest'ultima, soprattutto, porterà sempre più ragazzi sulla strada; essendo
rimasti privi di un luogo dove stare insieme.
Le ipotesi
per ripartire ci sono ?
Il
progetto c'è già, è stato creato dai ragazzi stessi, che sono pronti a mettersi
in gioco come volontari.
Bisognerà
aspettare –adesso- le risposte che competono al Comune.
Salvatore Verardo.
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