Lo Statuto di Confindustria -lo abbiamo appreso ieri sera dal programma tv "Report"- vieta di rendere noti i programmi "elettorali" di chi si candida al vertice dell'associazione.
Confindustria, stante la sua grande influenza nella vita del paese, orienta con i suoi giornali, i suoi centri studi, le relazioni che intrattiene con le istituzioni la politica dei governi della Repubblica, ma i suoi Bilanci non si possono studiare.
L'Italia somiglia -e ci va apparendo sempre più- ad un paese che deve ancora scoprire la democrazia.
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