Piuttosto che dare solidarietà ai sindaci dei piccoli comuni in lotta contro il degrado economico e sociale, dove nessuna "Autorità" ha voglia di intervenire perchè lì non è facile raccogliere consenso sociale nè investire per conseguire laute "tangenti per il partito", i politicanti pensano, ipotizzano, di accorpare e/o comunque abolire i piccoli comuni.
Ai politicanti dei nostri giorni è difficile spiegare che, invece, serve il "rilancio istituzionale" dei piccoli comuni, ed è pure difficile ricordare che spesso rappresentano l'unico presidio dello Stato sul territorio, ma soprattutto
sono una inestimabile risorsa di questo Paese che si chiama Italia.
La pesantezza amministrativa dei piccoli comuni
I pesanti tagli ai trasferimenti di risorse statali,
il patto di
stabilità,
le difficoltà di riscossione fiscale,
il fenomeno dello spopolamento,
l'obbligatorietà delle gestioni
associate
e la centrale unica di committenza
sono tutti oneri che paralizzano l'autonomia e il ruolo istituzionale, aggravando il disagio economico sociale degli enti di minore dimensione demografica.
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