A quei sacerdoti e quel clero
che ....
Le cose che non comprendiamo
Le cose che non comprendiamo
Su questa pagina i nostri quesiti più che descrittivi sono fotografici.
Piccola premessa
Dal Concilio di Trento fino agli anni trenta del Novecento gli arbëreshë sono stati sempre sotto la giurisdizione di un Vescovo di rito romano. Quei vescovi diligentemente sempre hanno recitato il ruolo di vescovi romani, anche durante le visite alle parrocchie "greche".
Era giusto fare in quel modo.
L'8 luglio 1960 con la bolla Orientalis Ecclesiae papa Giovanni XXIII ha assegnato alla giurisdizione degli eparchi di Piana degli Albanesi anche le parrocchie latine dei comuni di Contessa Entellina, Mezzojuso e Palazzo Adriano.
Da allora i Vescovi bizantini hanno assolto il ruolo episcopale, anche quando si recavano nelle parrocchie di rito romano, sempre da Vescovi bizantini.
Era giusto fare in quel modo.
Dal Concilio di Trento fino ad oggi tutti i Papi di Roma, guide di tutti i cattolici sia di rito romano, bizantino, caldeo, copto, ogni volta che si recano in visita in una comunità cattolico-bizantina assolvono al loro ruolo (di Papa) da Vescovi romani, pur essendo la guida di tutti i "cattolici".
Quando Giovanni Palo II visitò la Parrocchia bizantina di Santa Maria dell'Ammiraglio, a Palermo, non mutò la sua identità da cattolico-romano a cattolico-bizantino.
Era personaggio fin troppo serio per operare metamorfosi rituali.
Ovunque andasse, nella Chiesa della Martorana di Palermo, nell'Abazia bizantina di Grottaferrata o in altre realtà bizantine la sua identità restava quella di Vescovo del rito romano.
Era giusto fare in quel modo.
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Sotto riportiamo le foto di Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Palo II in visita alle comunità bizantine in Italia: l'identità di un Vescovo, si tratti pure di chi di occupa la sede Patriarcale d'Occidente, non ammette metamorfosi che sterilizzano l'ordinazione ricevuta.
Eppure i Papi hanno Autorità e Giurisdizione sui cattolici-bizantini.
E' giusto fare così.
Era giusto fare in quel modo.
L'8 luglio 1960 con la bolla Orientalis Ecclesiae papa Giovanni XXIII ha assegnato alla giurisdizione degli eparchi di Piana degli Albanesi anche le parrocchie latine dei comuni di Contessa Entellina, Mezzojuso e Palazzo Adriano.
Da allora i Vescovi bizantini hanno assolto il ruolo episcopale, anche quando si recavano nelle parrocchie di rito romano, sempre da Vescovi bizantini.
Era giusto fare in quel modo.
Ancora
Il Cardinale Romeo |
Quando Giovanni Palo II visitò la Parrocchia bizantina di Santa Maria dell'Ammiraglio, a Palermo, non mutò la sua identità da cattolico-romano a cattolico-bizantino.
Era personaggio fin troppo serio per operare metamorfosi rituali.
Ovunque andasse, nella Chiesa della Martorana di Palermo, nell'Abazia bizantina di Grottaferrata o in altre realtà bizantine la sua identità restava quella di Vescovo del rito romano.
Era giusto fare in quel modo.
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Sotto riportiamo le foto di Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Palo II in visita alle comunità bizantine in Italia: l'identità di un Vescovo, si tratti pure di chi di occupa la sede Patriarcale d'Occidente, non ammette metamorfosi che sterilizzano l'ordinazione ricevuta.
Eppure i Papi hanno Autorità e Giurisdizione sui cattolici-bizantini.
E' giusto fare così.
Giovanni XXIII a Grottaferrata Possedeva Autorità e Giurisdizione sui cattolici-bizantini. |
Paolo VI a Grottaferrata possedeva Autorità e Giurisdizione sui cattolici-bizantini. |
Giovanni Paolo II a Grottaferrata possedeva Autorità e Giurisdizione sui cattolici-bizantini. |
Nota
Esistono rare circostanze in cui un prelato, per motivi fotografici, e per quella sola ragione si è prestato, specialmente se stimolato da sacerdoti poliedrici come lo fu papàs Lino LoIacono, vero artista della fotografia.
L'esibizione comunque non fa testo rispetto al ruolo.
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