L’esperienza dell’albergo diffuso in Friuli. Una delle prime in Italia.
La dimostrazione che un
turismo diverso e più sano non solo è possibile ma è
la tendenza per il futuro verde.
Si trattava di ristrutturare case, stalle e fienili perché
potessero accogliere i turisti che
iniziavano ad arrivare per sciare o per
una ciaspolata e apprezzavano la cultura e la lingua locale.
Infatti Sauris .. in
Carnia del Friuli è un’enclave di tradizione germanica, fondata
probabilmente da austriaci, come testimonia il dialetto parlato,
simile al tirolese che si parla
qui.
I turisti, dal
racconto di Pierluigi Sartor, uno dei
promotori storici del progetto, non chiedevano villette e residence, ma
di dormire nelle case tradizionali
del Borgo.
I giovani del paese
allora colsero l’opportunità di rimanere
a vivere qui come guide turistiche, senza dover vendere la casa dei nonni e degli antenati e partire.
Come ha fatto Pierluigi che accompagnava il nonno nei pascoli e ora ha la soddisfazione di vedere ancora la casa
integra, con la porta originaria, il meno possibile è stato toccato per trasformarla in albergo diffuso. Ce ne sono quattordici, attivissime d’estate.
Molto si impara sulla
storia e la cultura locale al Museo Etnografico, per esempio che
l’origine di Sauris è strettamente legata al culto del santo re,
Osvaldo di Northumberland, al quale è dedicato un Santuario con uno splendido
altare ligneo del Cinquecento.
A Sauris non bisogna allontanarsi troppo la sera per vedere
i caprioli o i cervi che pascolano sotto le case.
A Sauris si va anche
per la gastronomia, il noto prosciutto
affumicato, ma anche la birra artigianale
prodotta dal,locale birrificio, i
ristoranti del paese sono ottimi. I
salumi sono prodotti in due salumifici,
il più grande dei quali, WOLF, impiega
ben sessanta persone. Molte non
sono del paese e ogni giorno
fanno diversi chilometri di strada
tortuosa e gallerie per arrivare fin qui
dove l’aria è migliore per
affinare i prosciutti.
E così … Sauris, da
terra storica di emigrazione, grazie al turismo e alla gastronomia, è
diventata terra di immigrazione.
Dopo Sauris, esempi di
albergo diffuso sono sorti a BOSA in
Sardegna, poi ad Alberobello in Puglia,
e oggi ve ne sono in altre regioni del centro e Nord Italia, anche se il Friuli
Venezia Giulia resta la regione dove se ne contano di più.
Questa forma alternativa di alloggio loww cost e soprattutto a basso impatto ambientale, perché si
riciclano caseggiati già esistenti, può essere la chiave di volta
per molti borghi di
collina o di montagna della
nostra penisola, in via di spopolamento,
che possono contare sul paesaggio, sui
prodotti genuini della terra e soprattutto sulla calda e tradizionale
ospitalità degli abitanti.
( sintesi
tratta da Famiglia Cristiana – 1 Gennaio 2012 . autore Gabriele Salari
)
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