Più sono piccoli i comuni più appaiono pomposi "Servizi Sociali"
Il numero di
indigenti che si rivolgono alla Fondazione Banco Alimentare Onlus con richieste
di aiuto sempre più complesse e differenziate aumenta a ritmi sempre più
incalzanti; più nelle città e nei grossi centri che in quelli piccolini come è
Contessa Entellina.
Non ci proponiamo di
rievocare quanto accaduto qui da noi, stando a quanto è emerso dalle
interrogazioni presentate dal gruppo di minoranza consiliare nelle settimane
scorse, quando abbiamo appreso che il sindaco senza che risulti traccia negli
atti municipali –prima di settembre- da qualche anno distribuiva generi
alimentari senza disporre né di regole né di criteri trasparenti (ossia a
discrezione e servendosi di dipendenti “volontarie”). Non compete a noi di approfondire questa strana vicenda che si è prolungata -nel tempo e nello spazio- fino a far
arrivare generi alimentari pure a Palazzo Adriano, senza che quel sindaco
(di Palazzo Adriano) sapesse nulla sulla problematica.
Tornando al
discorso che ci eravamo proposti sta emergendo che il tradizionale focolare, la
principale culla dei malesseri dei siciliani, la “famiglia”, va mostrando una
contrazione, una riduzione della capacità di risposta ai bisogni dei
componenti.
Il rapporto
annuale di "Pronto Banco" presentate pochi giorni fa dalla fondazione
Banco di Sicilia aiuta a far riflettere sullo storico sostegno dei siciliani,
la famiglia, che adesso invece mostra di andare perdendo le antiche fondamenta.
Pronto Banco
è un servizio che attraverso un numero verde, 800.07.03.02, offre sostegno alle
persone in difficoltà avvalendosi dell'azione di professionisti specializzati
nella relazione d'aiuto e di una rete di servizi sul territorio, con
l'obiettivo di promuovere l'autonomia dell'individuo e ridare dignità alla
persona. Dal 2004 al 2010 sono state soddisfatte in Sicilia più di 75 mila
chiamate e ne sono state gestite 41mila (media annuale: 6.937 chiamate
gestite).
Il supporto finanziario all’iniziativa è offerta da Unicredit (oggi gestore della rete che fu Banco di Sicilia). Tra le problematiche affrontate da "Pronto Banco" ci sono quelle legate
Il supporto finanziario all’iniziativa è offerta da Unicredit (oggi gestore della rete che fu Banco di Sicilia). Tra le problematiche affrontate da "Pronto Banco" ci sono quelle legate
-alla
difficoltà economica delle famiglie,
-alla
maternità e al disagio psicologico all'assistenza nell'iter burocratico per
richiedere prestazioni,
-
all'occupazione,
-al
contenimento e sostegno alla persona.
La
Fondazione Banco Alimentare Onlus si propone di rivoluzionare la configurazione
tradizionale delle politiche sociali, basata sui principi assistenzialistici,
sul prevalere delle erogazioni monetarie e sui costi estremamente elevati, per
puntare in questi tempi di crisi al sostegno e alla promozione della famiglia,
collocandola al centro degli interventi in luogo del singolo bisognoso. Nell'esperienza
di questi anni di sostegno ai più poveri –secondo il Rapporto- è risultato
sempre più chiaro che chi vive un bisogno alimentare è, il più delle volte,
anche portatore di numerosi altri bisogni.
L'imbattersi in problematiche umane e
familiari molto gravi spinge infatti più incisivamente a scoprire desideri di
condivisione totale e di maggior coinvolgimento con le persone. Il servizio
Pronto Banco punta ad esplicitarsi come interesse alla totalità della persona
ed è espressione di pura gratuità. Lontana da esso ogni intenzione clientelare
che spesso si coglie nelle iniziative “raffazzonate”.
Altro aspetto che viene fuori dalle attività del servizio di «Pronto Banco» è di come molte persone siano completamente disinformate dagli eventuali bandi e progetti europei nazionali o regionali che in molti casi risultano burocraticamente "complicati" e poco comprensibili agli interessati, e che invece potrebbero seriamente risolvere le problematiche di chi versa nel “bisogno”.
Altro aspetto che viene fuori dalle attività del servizio di «Pronto Banco» è di come molte persone siano completamente disinformate dagli eventuali bandi e progetti europei nazionali o regionali che in molti casi risultano burocraticamente "complicati" e poco comprensibili agli interessati, e che invece potrebbero seriamente risolvere le problematiche di chi versa nel “bisogno”.
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