La riforma agraria (anni cinquanta del '900)
La legge di nriforma doveva conformarsi a tre obiettivi essenziali:
-obbligo della trasformazione delle colture,
-obbligo di massimo impiego della manodopera, ...
-redistribuzione fondiaria: si trattava infatti di un'espropriazione parziale dei latifondi cerealicoli di 200 ettari. Le terre espropriate dovevano essere divise in lotti da 3, 4, 5 ettari e poi assegnati, secondo un sistema di estrazione a sorte, a contadini iscritti nelle liste comunali degli aventi diritto.
Le prime attribuzioni di lotti ai contadini -in Sicilia- ebbero luogo a Contessa Entellina il 19 ottobre 1952.
Dal punto di vista socio-economica si trattò di una riforma capitalistica, dal momento che era previsto il rimborso monetario ai latifondisti espropriati ed il riscatto -entro trenta anni- da parte dei contadini all'ERAS del prezzo del terreno assegnato.
Sotto altro aspetto si trattava di una riforma del precedente assetto latifondista, tesa a produrre una trasformazione strutturale.
(notizie tratte da Sicilia Anni Cinquanta di Renèe Rochefort)
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