un
impegno che si rinnova con l'acquisto di un drone per
le riprese aeree dei siti archeologici.
Testimone della partnership
ultradecennale fra Donnafugata e la Scuola Normale, il drone sarà dedicato
all'etichetta dello "Sherazade". L'immagine della donna volante è
sembrata perfetta per personalizzare la calotta del velivolo che sorvolerà gli scavi
di Entella ed i vigneti aziendali di Contessa Entellina.
Il decennale rapporto che lega Donnafugata al Laboratorio di Scienze dell'Antichità si arricchisce di nuovi contenuti e strumenti di indagine archeologica. La Scuola Normale di Pisa, grazie anche al contributo annuale che riceve dall'azienda siciliana, ha deciso l'acquisto di due droni, speciali velivoli teleguidati in grado di "rivoluzionare" il punto di osservazione del territorio.
Questi dispositivi, dotati di una macchina fotografica digitale, eseguono foto aeree di siti e complessi archeologici. Una tipologia di monitoraggio che sarà sfruttata principalmente durante i periodi di crescita della vegetazione, al fine di rilevare le tracce di strutture interrate non altrimenti visibili nei siti di Entella e Segesta.
L'iniziativa verrà presentata durante la cerimonia del Premio "Giuseppe Nenci", il 14 dicembre alle ore 12:00 a Pisa. Durante questa occasione verrà battezzato uno dei due droni acquistati grazie ai fondi messi a disposizione da Donnafugata, il quale riporterà sulla calotta l'immagine dell'etichetta dello Sherazade, prodotto da uve Nero d'Avola coltivate nella tenuta agricola di Contessa Entellina. Il drone "Sherazade" verrà utilizzato anche per alcune riprese aeree dei vigneti aziendali.
Ad ospitare la premiazione sarà la nuova sede del Laboratorio di Scienze dell'Antichità che verrà inaugurata proprio il 14 dicembre alla presenza del Direttore Prof. Carmine Ampolo e di José Rallo di Donnafugata. «Abbiamo sempre creduto nel territorio di Contessa Entellina e nella sua valorizzazione - afferma Josè Rallo- non soltanto sotto il profilo produttivo, ma anche sotto quello storico e culturale. Le grandi scuole archeologiche, seppure in tempi di carenza di fondi, non hanno smesso di investire nella ricerca, grazie anche all'intervento dei privati. L'utilizzo delle nuove tecnologie "volanti" può dare risultati davvero importanti per ricostruire la storia della Città di Entella e per conoscere meglio la civiltà elima. Ci auguriamo che il drone "Sherazade" che riporta sulla calotta l'immagine della donna volante possa catturare dall'alto suggestive immagini dei nostri vigneti».
Il decennale rapporto che lega Donnafugata al Laboratorio di Scienze dell'Antichità si arricchisce di nuovi contenuti e strumenti di indagine archeologica. La Scuola Normale di Pisa, grazie anche al contributo annuale che riceve dall'azienda siciliana, ha deciso l'acquisto di due droni, speciali velivoli teleguidati in grado di "rivoluzionare" il punto di osservazione del territorio.
Questi dispositivi, dotati di una macchina fotografica digitale, eseguono foto aeree di siti e complessi archeologici. Una tipologia di monitoraggio che sarà sfruttata principalmente durante i periodi di crescita della vegetazione, al fine di rilevare le tracce di strutture interrate non altrimenti visibili nei siti di Entella e Segesta.
L'iniziativa verrà presentata durante la cerimonia del Premio "Giuseppe Nenci", il 14 dicembre alle ore 12:00 a Pisa. Durante questa occasione verrà battezzato uno dei due droni acquistati grazie ai fondi messi a disposizione da Donnafugata, il quale riporterà sulla calotta l'immagine dell'etichetta dello Sherazade, prodotto da uve Nero d'Avola coltivate nella tenuta agricola di Contessa Entellina. Il drone "Sherazade" verrà utilizzato anche per alcune riprese aeree dei vigneti aziendali.
Ad ospitare la premiazione sarà la nuova sede del Laboratorio di Scienze dell'Antichità che verrà inaugurata proprio il 14 dicembre alla presenza del Direttore Prof. Carmine Ampolo e di José Rallo di Donnafugata. «Abbiamo sempre creduto nel territorio di Contessa Entellina e nella sua valorizzazione - afferma Josè Rallo- non soltanto sotto il profilo produttivo, ma anche sotto quello storico e culturale. Le grandi scuole archeologiche, seppure in tempi di carenza di fondi, non hanno smesso di investire nella ricerca, grazie anche all'intervento dei privati. L'utilizzo delle nuove tecnologie "volanti" può dare risultati davvero importanti per ricostruire la storia della Città di Entella e per conoscere meglio la civiltà elima. Ci auguriamo che il drone "Sherazade" che riporta sulla calotta l'immagine della donna volante possa catturare dall'alto suggestive immagini dei nostri vigneti».
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RispondiEliminaTutta pubblicità, la nostra associazione li ha contattati per partecipare ad una giornata organizzata sul vino a Contessa Entellina e hanno detto di no (costo 100 euro circa e patrocinata dal comune), rispetto al costo di un drone una monetina. Questo ci fa riflettere, in fin dei conti, l'azienda donnafugata oltre a qualche pannello pubblicitario-archeologico ha sempre usato uno dei più bei territori della Sicilia a proprio uso e consumo, fuori da Contessa perchè non l'ho vista mai presente in sagre o eventi di vario genere (oltre ad una bottiglia commemorativa).
RispondiEliminaIn fin dei conti l'uva degli altri produttori di Contessa Entellina viene ugualmente svenduta come in tutti gli altri posti della Sicilia e il vino la stessa cosa.
Certo le capacità imprenditoriali dell'azienda in questione sono indiscutibili ma fargli ulteriormente pubblicità e lodi mi sembra inutile e dire di amare un territorio in senso generico e riferito a determinate circostanze è un'altra cosa rispetto che a viverlo realmente e i signori Rallo a Contessa Entellina non è che si vedano molto e nemmeno si sono presi la briga di organizzare un punto vendita e poi la loro azienda è ubicata in una parte del territorio lontana quasi 20 km dal centro abitato.
In definitiva mi viene da dire che l'azienda Donnafugata e Contessa Entellina sono due illustri sconosciuti che si sono "incontrati" solo per scopi pubblicitari o in passato per circostanze particolari e fortuite.
Già visitare l'azienda o farla visitare ad un turista per un contessioto è un'impresa. Se poi da Contessa chiedete il prezzo del vino che dovrebbe essere a km 0 e quindi più economico non troverete nessuna differenza.
Antonino Montalbano
Associazione Vivere Slow
www.vivereslow.it
info@vivereslow.it