Le società occidentali che cambiano:
La famiglia (5)
La famiglia estesa dei nonni (ancora presente sopratutto nel Meridione negli anni cinquanta/sessanta del Novecento) |
Cosa i sociologi e gli studiosi della società colgono nella trasformazione? Anzitutto che in linea generale e’ rinviato dagli anni giovanili a quello di maggiore maturità il periodo della "fecondità". Il periodo trascorso da "giovani" -senza figli- consente ormai con grande frequenza di spostare più in avanti il tempo di divenire genitore. Gli americani hanno racchiuso la fase trascorsa dalle giovani coppie come Dink-double income, no kids: (doppio reddito, nessun figlio).
L’affermarsi del nuovo modello di famigli, in Italia, va individuato nell’anno 1975. In quell’anno il Parlamento ed i governi riformisti di centro-sinistra procedettero alla riforma del diritto di famiglia e del nuovo codice; il che fu interpretato -dai propugnatori- come l’affermarsi sia pure progressivamente dei nuovi valori distintivi di una società civile. Il riferimento era chiaramente rivolto al riconoscimento (finalmente) della parità dei coniugi anzitutto e all’abolizione della discriminazione normativa tra figli legittimi e figli naturali.
Una famiglia nucleare dei nostri giorni. Realtà ormai affermata non solamente nelle città, ma anche nelle campagne. |
Sociologi ed economisti non mancano di segnalare che quella riforma del 1975 fu figlia oltre che del subentrare della “rivoluzione dei sentimenti” anche dei nuovi processi di industrializzazione e urbanizzazione di gran parte della popolazione (fattori storici), responsabili del dissolvimento di vecchi legami di parentela ed ancora del passaggio dalla famiglia estesa alla famiglia nucleare, frequentemente ormai, specialmente nelle città, isolata.
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