Per essere indotti ad amare la Storia
Scrive Denis Mack Smith (storico inglese, 1920-2017) nella sua Storia della Sicilia medievale e moderna:
1) Quando l'impero romano si disintegro' sotto l'urto delle invasioni barbariche, la Sicilia attraversò un secolo di disordini, ma poi fini' saldamente nelle mani di Giustiniano e degli imperatori d'Oriente, a Costantinopoli.
Siracusa dopo la caduta di Ravenna nelle mani dei longobardi, divenne il principale avamposto di Bisanzio in Occidente.
Forse qua e là nell'Isola si continuò a parlare latino ma, per tre secoli dopo il 535, il greco rimase la lingua ufficiale del governo e la Chiesa adotto' i riti greci e l'obbedienza al Patriarcato di Costantinopoli.
Bisanzio fu infine spodestato solo quando le lotte fra fazioni nella capitale dell'Impero e le guerre in Persia e nei Balcani la costrinsero a ritirare dal Mediterraneo centrale gran parte del suo esercito e della sua marina. Alla sua influenza subentrò allora quella dell'Islam. Gli arabi con la loro cavalleria veloce, travolgersero rapidamente le guarnizioni bizantine e le tribù berbere del Nord Africa.
Nel 643, dieci anni dopo la morte di Maometto, avevano raggiunto Tripoli; nel 652 una forza di spedizione araba, proveniente dalla Siria, era sbarcata per breve tempo in Sicilia. Prima della fine del secolo era stata conquistata Cartagine e si cominciavano a costruire cantieri navali e impianti portuali in Tunisia da cui poter lanciare nuovi attacchi all'Europa.
Un'invasione musulmana della Sicilia su larga scala non ebbe luogo fino all'827, ma, quando giunse, rappresentò una terribile sfida all'Europa cristiana. Il controllo della potenza sul mare fu temporaneamente perduto. Incursioni arabe riuscirono a raggiungere la stessa Roma e a costringere il Vicario di Cristo a scendere a patti. ....
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