5) per chi vuole riflettere
Quanto accade negli USA in queste settimane lascia intendere che anche nelle società avanzate economicamente e vivaci culturalmente cresce insoddisfazione e volontà di cambiare.
Escludendo i metodi della violenza (che appartengono a minoranze e a deviazioni) va precisato che tutte le civiltà della Storia entrano in crisi non tanto dall'essere rifiutate, quanto dai loro stessi fallimenti.
Il prof. Sabino Acquaviva (sociologo, giornalista e scrittore 1929-2015) asseriva che agli affreschi grandiosi del passato di qualunque civiltà si vanno comunque e sempre sostituendo le tessere di un mosaico: ed esse ci consentiranno di scoprire uno per uno, a poco a poco, i profili della civiltà futura. Alla sua costruzione già partecipano, lavorando ciascuno ad un dettaglio dello scenario, milioni di uomini e donne. Si distribuisce, così, il potere di cambiare le cose e va formandosi una sorta di democrazia delle competenze e della creatività per certi aspetti più efficace della stessa tradizionale democrazia politica ...".
Continuava il prof. Acquaviva: "Compito della politica, fin da questo momento, non e' più quello di provocare e guidare la rivoluzione, o di contrastarla e sconfiggerla, ma di assecondare in funzione dei bisogni, una rivoluzione che è già in corso. E che ha già vinto, anche se non lo percepiamo. È stato detto, giustamente, che la rivoluzione non è più il cambiamento, ma la velocità del cambiamento. A questa novità radicale dovremmo sacrificare molti valori di una cultura residua, di un sentire superato".
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