Alle 12 il tasso di affluenza è stato del 26,63%. Alle17 è stato del 59,7%.
Dall’odierno turno di ballottaggio possono uscire stando a quanto apprendiamo dai media tre scenari.
Primo: la destra di Le Pen e Bardella ottiene la maggioranza dei seggi. Si apre in questo caso una fase di coabitazione tra governo ed Eliseo che la Francia già sperimentò ai tempi di Mitterrand e Chirac, ma stavolta lo scontro tra i due schieramenti è più frontale.
Secondo: vince il Fronte Popolare, ma in questo caso la spina nel fianco è la sinistra radicale di Melenchon con il quale Macron ha detto di non voler formare una maggioranza di governo; troppe le distanze in politica estera e in politica economica e sociale.
Terzo: nessuna maggioranza. Non resta che affidarsi a un governo tecnico o di larghe intese che cerchi di volta in volta i voti in parlamento. Cammino faticoso, specie per un Paese che è già in procedura d'infrazione per debito eccessivo.
Alle ore 22,oo
Il risultato, ancora non definitivo, lascia immaginare che
Sarà una coabitazione fra macroniani-socialist- verdi a guidare la Francia. Sicuramente ha perso, rispetto alle aspettative, la destra estrema.
Chi sarà il nuovo premier è ancora da capire. Dal suo ritiro all’Eliseo, Emmanuel Macron non parla e lascia filtrare attraverso il suo entourage un invito alla «cautela», perché i risultati non dicono «chi debba governare», e bisognerà attendere che il Parlamento «si strutturi» per «prendere le decisioni necessarie». Ma sottolinea che il «blocco centrista macroniano è vivo».
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