1) per chi vuole riflettere
Il nostro mondo, quello della parte occidentale del pianeta, è una realtà strana. E’ sempre alla ricerca, ha sempre delle questioni da risolvere. E’ un mondo dove non esistono “certezze” definitive, incrollabili. Proprio nulla è stabile, per sempre. La Storia ci consegna in continuazione situazioni, percorsi imprevedibili, e pure rischiosi; con noi, gli uomini sono costretti a vivere cercando e provando a trovare passaggi all’interno della vicenda individuale di ciascuno e di quella complessiva e contemporaneamente condivisa con gli altri.
Ereditiamo questioni irrisolte dal passato ed altre nuove che insorgono lungo il cammino della nostra vita. Riteniamo di avere trovato pilastri solidi nelle ideologie affermatisi per pochi decenni e ci ritroviamo inevitabilmente con tutti i totem (veri e simbolici) in frantumi e con le ripetute verità che devono sempre ed ancora dipendere dagli uomini: 1) la giustizia, nei suoi multiformi versanti, affidata da sempre alle nostre (degli uomini) azioni 2) e l’amore, l’alta virtù, che dovrebbe sprigionarsi dal più alto degli spiriti e da noi fatto proprio.
Per Paul Ricoueur, filosofo francese (1913-2005), tutta la vita della sofferenza umana grida vendetta e nel contempo richiede di essere raccontata. E noi per qualche tempo proveremo a riportare sul blog alcuni stati d’animo del vivere fra gli esseri umani.
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