Il risparmio delle famiglie (3)
Quali le motivazioni che inducono a “risparmiare”?
Gli economisti, molto interessati a che il sistema paese possa fruire dei risparmi dei singoli da impiegare, poi, negli investimenti, con John Maynard Keynes hanno definito una specie di elenco delle motivazioni per cui una famiglia è indotta a “risparmiare”, motivazioni che vanno pertanto dallo Stato sostenute e incoraggiate, per l’utilità che ne trae, come avremo modo di cogliere, l’intera comunità nazionale. Esaminiamo, intanto, le motivazioni a risparmiare del singolo:
())( l’esigenza di costituire una riserva per fronteggiare eventi futuri imprevisti,
())( l’esigenza di soddisfare i futuri bisogni familiari,
())( il desiderio di godere dei frutti dell’investimento del risparmio,
())( il desiderio di godere del maggiore consumo futuro,
())( il desiderio di lasciare un’eredità,
())( la pura e semplice avarizia.
A monte di quanto riportato stanno comunque delle pre-condizioni perché il risparmio familiare possa realizzarsi. Influisce 1) il numero dei componenti familiari, 2) la loro età, 3) il loro sesso, 4) il grado di istruzione, 5) il tipo di lavoro svolto, 6) lo stato civile.
A parità di altre caratteristiche, ogni componente della famiglia all’aumentare dell’età tende ad aumentare il suo reddito e a renderlo più stabile. E’ consolidata comunque la convinzione che la propensione al risparmio delle famiglie e’ condizionata dall’età.
Nessun commento:
Posta un commento