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lunedì 4 giugno 2018

Verso il 10 giugno. Nei piccoli comuni è facile capire chi sta in uno o l'altro versante, però possono contare le cose da fare


La posta in gioco è alta (=il rischio)

La posta in gioco nell’elezione è un fattore determinante nel comportamento dell’elettore a partecipare e a compiere la sua scelta. 

La dimensione del comune è importante nel rafforzare o indebolire il valore della posta in gioco nelle elezioni. Se, ad esempio, si vota per il rinnovo del consiglio comunale e per il sindaco di Contessa Entellina dove si presentano due liste competitive, c’è da aspettarsi una larga partecipazione alle urne per il fatto che ogni elettore è cosciente di poter essere determinante ai fini della vittoria di una parte ma anche perché, in un luogo dove ci si conosce tutti, è alto il controllo sociale su chi vota e, in più di qualche occasione, su cosa e chi si vota. 

In una grande città dove si vota per il sindaco, la competizione risulta, invece, poco attrattiva, come dimostrano gli ultimi dati sulla partecipazione delle consultazioni comunali, soprattutto perché è minore la pressione che i candidati e gli attori della competizione possono esercitare su elettori non facilmente controllabili, diversamente da quanto accade in una piccola comunità, come Contessa dove tutti ci conosciamo e dove tutti sanno di chi siamo o non siamo amici. 
I due candidati alla carica di Sindaco.
Essendo due persone che si stimano e
preferiscono confrontarsi sulle cose da
fare piuttosto che scontrarsi sul
piano personalistico,
sarà l'elettore a decidere
cosa ritiene prioritario
fare o non fare.

Sta qui la responsabilità dell'elettore sulla
posta in gioco.
E' ovvio che quando la posta in gioco non risente di condizionamenti locali e particolaristici (Elezioni europee e/o nazionali) ed il voto diventa il risultato dell’espressione di un’opinione si verifica un sostanziale allineamento nella partecipazione. Non si verificano, cioè, differenze significative fra piccoli e grandi comuni in fatto di partecipazione, considerando sempre le persistenti differenze, diventate ormai “storiche” fra i territori. Queste ultime sono quindi differenze che danno il profilo culturale e fisiologico delle comunità. 

Quindi, se qui non vale tanto il voto d'opinione, come voteranno i contessioti ?
Ovvio, come si vota nei piccoli comuni: preferendo i parenti, gli amici, chi ha effuso simpatia e modi di essere aperti e comunicativi.

Non osiamo andare ulteriormente in dettagli poiché capita, e non è infrequente, che l'elettore di un piccolo comune può avere amici, parenti etc. in entrambi le liste in competizione. 

Ed allora ? 

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