Il Vivere ed il morire
Nelle chiesa di tradizione bizantina le icone di Giovanni il Battista e
della Vergine Maria stanno a destra e a sinistra dell’altare dove sta il Cristo,
per indicare che l’uno e l’altra sono i due testimoni su cui poggia la fede di
chi cristiano ritiene di essere.
Ieri è stata la festa secondo il calendario di rito bizantino della
natività del glorioso Profeta, Precursore e Battista Giovanni. Tanti
consideriamo le feste, tutte le feste, di calendario a sfondo cristiano come
ricorrenze che scorrono in attesa di altre ricorrenze, altri fra noi considerano le feste buone occasioni per festeggiare e pranzare assieme in gruppi familiari e/o per –eccezionalmente-
pranzare a ristorante per l'onomastico di un congiunto.
Pochi, a sentire le insistenze e le sottolineature ripetute nel corso
delle omelie domenicali di Papàs Nicola, riflettono e/o meditano sul perché e
sul significato, o meglio sul messaggio del vivere rivolto a ciascuno, che quel santo personaggio o quell’evento riportato
sul calendario vuole e dovrebbe trasmettere.
Abbiamo già evidenziato in un testo di ieri sul Blog perché San Giovanni
ci trasmette qualcosa, ma ci piace insistere. Come precursore (cioè come
persona che anticipa una visione del vivere umano destinata a una piena conferma nel futuro) è accompagnato e rafforzato nella sua
credibilità dalla sua personale integrità morale e grandezza di carattere.
Non si comportava infatti come una canna, che oscilla al vento delle novità o delle opportunità. In altre parole non si lasciava condizionare
dall’opinione pubblica del momento, ma si sentiva servitore solo ed
esclusivamente della verità, della verità permanente.
Di fronte ai potenti egli
si mostrava senza paura e denunciava i loro difetti e soprattutto i loro
misfatti… non indietreggiava neppure davanti alla corte di Erode.
Si tratta quindi -nel caso specifico- di riflettere su un personaggio che è stato un esempio; esempio per ogni
singolo credente e per ogni singolo cittadino pur anche non credente.
Si tratta
pure di un richiamo per quei credenti che il Cristo e quanto a Lui connesso e riferito lo cercano in cielo piuttosto che fra noi uomini e nel corso dei nostri non infiniti giorni su questa terra.
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