Con l'intenzione di avvicinare
la gente alle vere problematiche
della vita cittadina. Che nulla hanno a che con
Festa, Farina e Forca.
VITA SEMPLICE PER I PICCOLI COMUNI
Non è
pensabile che un Comune con mille abitanti abbia le stesse regole di un Comune
con 100 mila abitanti.
Vanno
finalmente adottate norme che differenziano gli adempimenti a carico dei
Piccoli Comuni che non hanno abbastanza personale o comunque personale non
adeguatamente formato per poter assolvere a tutti i compiti assegnati.
Ad esempio,
il Sindaco di un piccolo Comune, spesso con pochi dipendenti, e generalmente non sufficientemente
professionalizzati, deve approvare il documento unico di programmazione,
composto da tre documenti già predisposti in sede di programmazione triennale,
e una lunga serie di allegati al bilancio di previsione: dal “prospetto esplicativo
del risultato di amministrazione
presunto” al “prospetto dimostrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento”.
In un progetto
di legge recentemente presentato da una delle associazioni dei comuni vengono proposte
semplificazioni che tengano conto della specificità dei Comuni minori e
soprattutto della utilità pressoché nulla per la collettività derivante dagli
adempimenti ad esempio in materia di
contabilità economico-patrimoniale.
.
ANACRONISTICI TETTI DI SPESA
.
Vanno semplificate
e abrogate le norme che davvero non hanno alcun legame con la virtuosità degli
enti in base alle nuove regole dei saldi di finanza pubblica.
I Comuni
sono soggetti a vincoli risalenti a quasi 10 anni fa su voci di spesa essenziali
per far funzionare la struttura e attuare le riforme.
Ad
esempio i Comuni stanno attuando ancora ai nostri giorni: il nuovo sistema contabile,
il nuovo codice appalti,
il nuovo regolamento edilizio,
la SCIA,
la nuova conferenza dei servizi,
l’agenda digitale,
la trasparenza,
la privacy,
siope plus,
i fabbisogni standard,
contabilità economico patrimoniale,
razionalizzare le eventuali società partecipate,
la riforma del pubblico impiego e della valutazione del personale,...
e tutto questo è solo una parte del diluvio di nuove norme che ricade su personale generalmente anziano e assai ridotto e per di più che non si può riqualificare e formare perché oggi non si può spendere più del 50% del 2009.
il nuovo codice appalti,
il nuovo regolamento edilizio,
la SCIA,
la nuova conferenza dei servizi,
l’agenda digitale,
la trasparenza,
la privacy,
siope plus,
i fabbisogni standard,
contabilità economico patrimoniale,
razionalizzare le eventuali società partecipate,
la riforma del pubblico impiego e della valutazione del personale,...
e tutto questo è solo una parte del diluvio di nuove norme che ricade su personale generalmente anziano e assai ridotto e per di più che non si può riqualificare e formare perché oggi non si può spendere più del 50% del 2009.
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