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lunedì 4 giugno 2018

Il pacifismo. In occidente nessuno ne parla più

In più paesi dell'Occidente la Sinistra politica vive il tracollo; trionfa qua  e là non più il centro-destra liberale ma l'estrema-destra populista, di cui l'Italia ha già fatto esperienze affatto buone.

Il mondo in mano ai populisti è motivo di preoccupazione in Svezia, patria della Socialdemocrazia moderna oggi pure essa partito di opposizione, e in quel paese il governo ha deciso di distribuire a tutte le famiglie un manuale sul comportamento da tenere in caso di situazioni imprevedibili, compreso lo scoppio di una guerra.
Si legge “vi sono minacce alla nostra sicurezza e indipendenza”. Seguono quindi istruzioni su come utilizzare al meglio riserve di cibo non deperibile, evitare che la temperatura nelle case si abbassi troppo in assenza di riscaldamento, mantenere i contatti con i familiari, gli amici e le autorità in assenza di connessioni.
L'opuscolo di 20 pagine è intitolato “Se si verifica una crisi o una guerra”. 
due pagine dell'opuscolo
inviato a tutte le famiglie svedesi
E’ stampato in 13 lingue ed entro il 3 giugno è stato inviato a tutte le famiglie. I responsabili della protezione civile precisano che non intendono allarmare nessuno, ma semplicemente aiutare il Paese a essere preparato al meglio in caso di eventi avversi, sia in tempo di pace che di conflitti: inondazioni, grandi tempeste e sì, anche un attacco informatico su scala totale, il sabotaggio delle infrastrutture, attacchi terroristici o una guerra.

La radio pubblica svedese, Sverige, dovrà essere la fonte principale di istruzioni e informazioni dei cittadini in caso di eventi imprevedibili. Ci si dovrà guardare dall’informazione condizionata, falsa o asimmetrica (data solo ad alcuni gruppi, talvolta millantata come confidenziale) senza credere a messaggi di resa, perché “se la Svezia fosse attaccata da qualunque altro Paese noi non molleremo mai”.
Un opuscolo con istruzioni a tutti i cittadini in caso di guerra era stato distribuito dal governo di Stoccolma nel 1961, in piena guerra fredda. Due anni fa, prima della Svezia, era stata la Finlandia ad adottare un robusto piano di difesa globale, investendo nel settore militare dopo anni di basso profilo. L’Europa del Nord – Svezia, Norvegia, Finlandia, Islanda e Danimarca – teme un acuirsi della tensione con la Russia, oggi anch'essa governata dal populista Putin. Una paura fondata su due punti indiscutibili: il passato recente, costellato di conflitti e incidenti, e la geografia.

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