Nei paesi di tradizione bizantina la figura di Giovanni Battista è molto popolare e venerata ed ha un posto di primo piano, privilegiata, nell'iconostasi di ogni chiesa, accanto a Cristo, Maria ed il protettore di ciascun luogo.
A destra dell'iconostasi l'icona di San Giovanni |
La vita di questo santo si posiziona sullo spartiacqua tra due mondi: prima e dopo Cristo.
Per la Chiesa egli è l'ultimo e il più grande dei profeti dell'Antico Testamento. Eremita e predicatore nel deserto, Giovanni battezzava nell'acqua i suoi discepoli. Avvolto in una veste di pelo di cammello, la sua iconografia è ricca e varia e lo possiamo constatare pure nella nostra Chiesa Madre di Contessa Entellina dove insistono più icone di San Giovanni Battista (di cui una è opera del nostro concittadino papàs Nino Cuccia) con impronte differenziate.
Spesso è rappresentato con la testa mozzata posata su un vassoio; egli fu fatto decapitare -infatti- da re Erode per compiacere Salomè, figlia della sua concubina Erodiade, moglie di suo fratello.
Viene pure rappresentato con Gesù agnello di Dio, in un calice; oppure come angelo del deserto, messaggero del Signore secondo la profezia di Malachia.
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Nell'ottica del Battista il senso della vita e della realtà vanno visti come giudizio e salvezza di Dio. Egli addita con quali occhi ci si deve porre davanti alla realtà del giorno del Signore, che ormai va cercato qui in terra, nel prossimo, in mezzo a noi.
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