Martina, Orlando, Emiliano, Fassino e altri dirigenti di se stessi avevano detto subito dopo l'esito delle elezioni politiche: i 5 Stelle “ci hanno preso i voti, hanno preso voti di sinistra" come se il Pd fosse stato fino ad allora un partito di sinistra.
Ora che i voti li ha presi la Lega, il partito dell'estrema destra, che diranno ? Ripeteranno lo stesso mantra?
Il centrosinistra a guida Pd è stato travolto ovunque ma sopratutto in Toscana e in Emilia, le antiche roccaforti. |
La verita’ e’ che il bacino elettorale del Pd e’ oggi privo di difese: si scioglie e deriva in ogni direzione per la semplice ragione che il Pd da quando è sorto con i fuoriusciti provenienti dalle macerie del comunismo per non morire soffocati dopo aver perorato le cause da Stalin a Breznev e con i tanti ipocriti provenienti dalla democrazia cristiana ed in parte dal partito socialista è sempre stato il partito degli scalatori.
Oggi il Pd non possiede una fuoriuscita privilegiata nè verso i 5 Stelle nè verso la auspicata ri-costituzione di un vero partito della Sinistra.
Il Pd dei nostri giorni sul tema caldo dell'immigrazione è ovunque percepito come il partito che col fenomeno della miseria degli immigrati specula e attraverso le cooperative non da sostegno e solidarietà alle vite umane bensì ci specula sopra.
A Sinistra serve un partito nuovo: con un nuovo profilo, un nuovo perimetro sociale, nuovi programmi, nuove alleanze da cui devono essere esclusi i girovaghi abituali che dal pci sono finiti nell'estrema destra e poi nel Pd, sempre in cerca di una collocazione che non trovano mai soddisfacente.
Sconfiggere il populismo sulla scia di una crisi sociale ed economica che dura da più di dieci anni, accompagnata dal parassitismo degli strati che sono sempre stati governativi e che ora sono presi a bersaglio a cagione delle pensioni d'oro, dei vitalizi e delle posizioni immeritatamente occupate, non sarà facile.
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