C'è da chiedersi se quegli italiani che tre mesi fa hanno votato per l'estrema destra alle elezioni politiche non sapessero che la Destra, e a maggior ragione l'Estrema Destra, politicamente ed economicamente partono da un presupposto erroneo: se stanno bene i ricchi anche i meno ricchi prima o dopo staranno pure bene.
Era ovvio a chiunque che la Flat tax fa pagare meno (parecchio meno) ai redditi alti e fa pagare più (o come prima) ai redditi bassi. Era ovvio perchè ne trattano i libri di economia da Adamo Smith ad oggi.
Era ovvio che in un sistema economico integrato come è quello italiano in Europa, promettere reddito di cittadinanza e abolizione (adesso si parla più moderatamente di modifica) della Fornero non era altro che fare demagogia. Eppure agli italiani la demagogia -storicamente- piace più che essere seri e veritieri.
A chi ha votato l'Estrema Destra concediamo una sola attenuante.
In Italia i governi del Partito Democratico (originati prevalentemente da ex comunisti, democristiani e socialisti) sono stati capaci di alimentare un clima anti-establishment che ha soffiato vigorosamente, negli ultimi tempi. Un vento che ha sviluppato un “rimbalzo” dopo vent’anni di impetuosa globalizzazione neo-liberista, rafforzato in Italia dalla gelata della spesa pubblica conseguente alla crisi del 2011, che è stata vissuta da molti come un sopruso antidemocratico. Lo sostene un giurista del Lavoro come Pietro Ichino.
Il vento anti-establishment finora si è fermato al desiderio di spazzare via, sia come sia, i vecchi politicanti che si erano fra l'altro muniti di bende e pre-bende da nabbabi. In un certo senso è bene che quel vento finora non si è trasformato in rancore sordo, in odio politico che ottunde ogni possibilità di confronto delle idee.
Adesso gli "s-competenti" dell'Estrema Destra dovranno però chiedersi e spiegare perché hanno espunto dal proprio programma ogni minaccia di uscita dall’euro; tra poche settimane saranno costretti a chiedersi perché, conseguentemente, le promesse del reddito di cittadinanza, del “superamento della legge Fornero” sulle pensioni, e dell’Irpef per tutti al 20 per cento non possono essere mantenute.
Ci auguriamo che porsi queste domande possa favorire il ritorno a un dibattito politico meno fazioso e meno avventuroso. Che tutti si ricordino che l'Italia è inserita in Occidente e che ha sempre avuto uno stile di vita occidentale. Nulla a che fare con il modi di governare degli autocrati della Russia di Putin.
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