GIORNALE DI SICILA
siciliane che mancava all'appello.
L'ufficialità
si è avuta ieri sera presso la Chiesa di San Giovanni, quando Giuseppe Simone,
vice presidente nazionale dell'Associazione, ha consegnato la bandiera -
«Borghi più belli d'Italia» - al sindaco Domenico Venuti, particolarmente
emozionato. Salemi è così il diciottesimo comune siciliano che entrerà a far
parte di questa realtà che unisce numerosi piccoli centri italiani, accomunati
dalla bellezza dei propri centri storici. In concreto, l'obiettivo del «club» è
aiutare le amministrazioni a cercare canali di finanziamento privati per
attuare progetti di valorizzazione dei borghi. Per la segnaletica turistica, ad
esempio, o per le attività promozionali.
Per Anthony Barbagallo, assessore
regionale al Turismo, «l'ingresso di Salemi nel club dei borghi più belli
d'Italia, come diciottesimo della lista, è un fatto che ci riempie d'orgoglio.
Con la cerimonia simbolica della consegna della bandiera viene dato
riconoscimento anche ufficiale alla realtà di Salemi quale posto di
straordinaria bellezza, pienamente restituito al suo ruolo di meta
privilegiata del turismo regionale.
Il sentiero siciliano si arricchisce di
un'altra perla, cosa che ci motiva sempre di più ad investire sui percorsi
paesaggistici, artistico-monumentali ed eno-gastronomici come elemento centrale
per la destagionalizzazione dell'offerta turistica».
In questo elenco
prestigioso sono già inseriti i comuni di Castelmola, Castiglione di Sicilia,
Castroreale, Cefalù, Feria, Gangi (Borgo dei borghi 2014), Geraci Siculo,
Montalbano Elicona (Borgo dei borghi 2015), Monterosso Almo, Novara di Sicilia,
Palazzolo Acreide, Petralia Soprana, Sambuca, San Marco d'Alunzio, Savoca,
Sperlinga, Sutera. Adesso anche Salemi. Numerosi i presenti alla cerimonia. Tra
gli altri il prefetto di Trapani Leopoldo Falco, che parla «di orgoglio
trapanese dell'importante riconoscimento e del buon lavoro del sindaco Domenico
Venuti per arrivare a questo risultato prestigioso».
Si sono dovuti superare
più di ottanta parametri in due anni di lavoro per assere ammessi. «È facile
entrarci, ma è facile uscire da questo elenco», ha dichiarato i1 coordinatore
regionale Salvatore Bartolotta. «Anche la Regione deve fare la sua parte - ha
detto Giuseppe Simone, vicepresidente dell'associazione Borghi più belli
d'Italia -. I piccoli centri non devono essere accorpati, ma salvaguardati. Va
bene un sistema nuovo di gestione ammnistrativa, ma i piccoli borghi non devono
scomparire». Prima della consegna della bandiera la consegna nelle mani del
sindaco dell'attestato, perché Salemi «e il suo popolo» hanno dimostrato «di
avere avuto la capacità di salvaguardare un patrimonio architettonico e storico
importantissimo». Poi un decalogo «a scadenza» per spingere l'amministrazione a
completare opere importanti. «I cittadini salernitani dovranno essere i
protagonisti del loro territorio salvaguardando quanto più possibile il centro
storico, dove non possono essere collocati infissi in alluminio», ha detto lo
stesso Simone. La bandiera arriva nel momento turistico più importante per
Salemi, quello della Festa di San Giuseppe. Adesso Salemi e la sua storia
faranno parte della guida turistica sui borghi più belli d'Italia, tradotta in
quasi tutte le lingue del mondo.
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