Da oggi le banche hanno cominciato a fornire all'Agenzia delle Entrate tutti i dati utili ad essa, a cominciare quindi dai movimenti bancari.
L'biettivo è quello di contrastare l'evasione fiscale.
Potranno essere analizzati da parte del fisco le entrate, le uscite ed i movimenti giornalieri, oltre che ovviamente il bilancio di inizio e fine anno.
La stima che gli economisti fanno è che gli italiani ogni anno evadono almeno 50 miliardi di euro.
Da oggi 31 marzo le banche e le poste trasmetteranno i dati all'Agenzia delle entrate (saldi e movimenti bancari effettuati dagli italiani nel 2015 attinenti conti correnti, assegni, carta di credit e cassette di sicurezza).
Rispetto alla precedente normativa del 2011 sui saldi sono attivati anche i dati di giacenza media che consentono di calcolare i costi medi di ogni italiano.
Tutti i conti correnti rientrano nell'ottica fiscale, ma ovviamente saranno analizzabili particolarmente quelli dei lavoratori autonomi e dei titolari di redditi di impresa.
Non saranno, o meglio non dovrebbero essere, immaginabili prelievi non contabilizzati, ossia quelli di cui non si conosce il beneficiario, poichè ad ogni prelevo dai conti aziendali necessiterà sempre un motivo.
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