30MAR/160
30 marzo 1842
A Jefferson in Georgia, Crawford Williamson Long per la prima volta effettua un intervento chirurgico con anestesia.
Long adopera l’etere per asportare un tumore del collo di tal James M. Venable. Al paziente, atterrito dalla semplice idea dell’intervento, vengono fatti inalare i vapori di etere e Venable alla fine, stupefatto, osserva il tumore che gli è stato asportato senza che se ne sia accorto.
L’uso dell’etere fu esteso da Long ad altri interventi come le amputazioni ed il parto con grande successo ma egli non ritenne di pubblicare i risultati dei suoi studi. Lo avrebbe fatto soltanto nel 1849 quindi tre anni dopo quelli pubblicati da William Green Morton che il 18 ottobre 1846 aveva effettuata la prima anestesia con etere a Boston. Morì all’età di 63 anni mentre stava assistendo una partoriente invitando coloro che volevano prestargli soccorso a provvedere prima di tutto alla donna ed al neonato.
William Green Morton, anche se in realtà fu il secondo ad adoperarlo, è considerato il vero scopritore dell’azione anestetica dell’etere dietilico perché, rispetto a Long, ebbe il merito di approfondire gli esperimenti e di saperne adeguatamente divulgare i risultati. Morton ebbe riconosciuti i meriti delle sue ricerche da parte della comunità medica e scientifica e, prevedendo immensi guadagni, tentò di occultare la natura della sostanza che adoperava brevettandola con il nome letheon. Ma fu impossibile nascondere a lungo che il letheon non era altro che etere dietilico. Così nonostante il brevetto a Morton non derivò alcun beneficio economico; anzi si attirò l’antipatia dell’opinione pubblica ed accademica che, lo accusò di comportamento poco etico e scorretto. Morton non otterrà più la stima dai suoi contemporanei e morirà solo e dimenticato, distrutto dall’alcol.
William Green Morton, anche se in realtà fu il secondo ad adoperarlo, è considerato il vero scopritore dell’azione anestetica dell’etere dietilico perché, rispetto a Long, ebbe il merito di approfondire gli esperimenti e di saperne adeguatamente divulgare i risultati. Morton ebbe riconosciuti i meriti delle sue ricerche da parte della comunità medica e scientifica e, prevedendo immensi guadagni, tentò di occultare la natura della sostanza che adoperava brevettandola con il nome letheon. Ma fu impossibile nascondere a lungo che il letheon non era altro che etere dietilico. Così nonostante il brevetto a Morton non derivò alcun beneficio economico; anzi si attirò l’antipatia dell’opinione pubblica ed accademica che, lo accusò di comportamento poco etico e scorretto. Morton non otterrà più la stima dai suoi contemporanei e morirà solo e dimenticato, distrutto dall’alcol.
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