La scuola atomistica è l'ultimo gradino, tentativo, di cercare risposte prima che inizi l'impostazione di Socrate. Lo sforzo mira a superare le aporie suscitate dall'Eleatismo: salvare il principio di fondo, senza rinnegare i fenomeni.
Leucippo avvicina gli atomi all'essere eleatico: essi sono "qualitativamente indifferenziati" e "geometricamente differenziati". Gli atomi sono in realtà la frantumazione dell'Essere - Uno eleatico in infiniti esseri-uno, che aspirano a mantenere quanti più caratteri possibili dell'Essere-Uno.
L'intuizione fondamentale del sistema Leucippo dovette trarla dal frammento 8 di Melisso, in cui si dice che "se esistessero i molti, questi dovrebbero essere tali quale i dico che è l'Uno" .
Leucippo rovesciò contro Melisso l'argomento, facendo di quello che nell'Eleate era un ragionamento per assurdo il fondamento del proprio sistema: i molti sono, perchè possono essere come l'Uno melissiano, possono durare sempre ed essere immutabili, ossia conformi al supremo statuto dell'essere. Non si tratta però del molteplice empirico datoci dai sensi, ma di un molteplice ulteriore, non percepibile, fondamento e ragion d'essere dell stesso molteplice sensibile.
Filosofia18
Cosa spinge gli atomi ad aggregarsi e poi a disgregarsi ?
Gli atomi sono originariamente ed eternamente in movimento per loro stessa natura.
Come va inteso questo movimento ?
a- Il movimento originario degli atomi, quello pre-cosmico, doveva essere concepito come uno spostarsi e un volteggiare in tutte le direzioni, come fa il pulviscolo atmosferico che si vede attraverso i raggi del sole quando filtrano dalle finestre.
b- Diverso da questo era il movimento cosmogonico, che porta alla costituzione del mondo. Si tratta di un movimento vorticoso, che, in presenza di un ampio vuoto, provoca un affluire di atomi di varia forma e di vario peso, e così si forma un vortice da cui nasce il cosmo.
c- Infine c'è un movimento degli atomi nel cosmo, che consiste in atomi che si liberano dagli aggregati atomici e formano gli effluvi (come, per esempio, gli effluvi dei profumi).
Essendo infiniti gli atomi, infiniti devono anche essere i mondi da essi costituiti. Sono mondi diversi ma talora identici: che nascono, si sviluppano e, infine, si corrompono, senza termine.
Per gli "atomisti" (Leucippo e Democrito) tutto si spiega in modo rigorosamente meccanico e necessario.
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