“”Sull’accordo di ieri tra Consiglio d’Europa e Turchia bisogna reprimere un senso opprimente di vergogna. I 28 statisti che governano questo continente di 506 milioni di abitanti hanno negoziato con Davutoglu (cioè con il suo padrone Erdogan) il seguente accordo: l’Europa accetterà 72.000 profughi e ne rimanderà altrettanti dalla Grecia in Turchia. In cambio Ankara ottiene per il momento 3 milioni di Euro per progetti sui migranti (i termini qui sono vaghi per occultare le promesse europee di altro denaro), l’avvio della procedura di ammissione della Turchia alla Ue e una facilitazione, anch’essa vaga, dei visti d’ingresso dei cittadini turchi in Europa.
Davotoglu ha avuto la faccia tosta di definire questo accordo non un mercanteggiamento ma una questione di «valori». Certo, basta dividere i 3 miliardi ottenuti dalla Turchia per 72.000 e otteniamo poco più di 40.000 euro a persona. Ecco il valore di migranti e profughi per Ankara. E che cosa ne faranno Erdogan e Davutoglu del gruzzoletto? Pasti caldi e comodi alloggi per tutti o magari, con i quattrini risparmiati sui rifugiati, un po’ di armi e di bombe? Bisognerà chiederlo ai curdi.
FRANCO MARCALDI, giornalista di Repubblica
“”Senza dover neppure scomodare Dio, e anzi tralasciando per un momento l’infinitamente grande a vantaggio dell’infinitamente piccolo, risulta subito chiaro quanti, e quanto potenti, siano gli agenti celati alla vista che condizionano le nostre esistenze. Basti pensare alla lunga lista di micro-organismi che ci circondano: batteri, muffe, virus. È vero: a partire dal secolo XVII è venuta
in nostro soccorso la tecnologia, con microscopi via via sempre più sofisticati che ci hanno consentito di vedere quel che sfuggiva ad occhio nudo. Ma per un problema che si chiudeva, subito un altro se ne apriva, nel gioco di rimbalzi ininterrotto tra visibile e invisibile. Al punto che oggi, quando indaghiamo questa mobilissima frontiera, non dobbiamo più fare ricorso all’infinita schiera di spiritelli, demoni, fate, elfi e fantasmi, visto che è la stessa scienza a parlarci di “materia oscura”, sfuggente e misteriosa, che pure gioca un ruolo centralissimo nelle più avanzate teorie fisiche e cosmologiche.
in nostro soccorso la tecnologia, con microscopi via via sempre più sofisticati che ci hanno consentito di vedere quel che sfuggiva ad occhio nudo. Ma per un problema che si chiudeva, subito un altro se ne apriva, nel gioco di rimbalzi ininterrotto tra visibile e invisibile. Al punto che oggi, quando indaghiamo questa mobilissima frontiera, non dobbiamo più fare ricorso all’infinita schiera di spiritelli, demoni, fate, elfi e fantasmi, visto che è la stessa scienza a parlarci di “materia oscura”, sfuggente e misteriosa, che pure gioca un ruolo centralissimo nelle più avanzate teorie fisiche e cosmologiche.
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