Significativa la collaborazione
dei contessioti emigrati in Lombardia
Già in
passato è stato riportato da “IlContessioto” qualche breve informazione sulla
presenza degli Arbëreshë in Lombardia ed in
particolare nella diocesi ambrosiana, dove dal 1968 viene assicurata l’assistenza
religiosa ai fedeli italo-albanesi di rito bizantino-greco sia con
l’amministrazione dei sacramenti sia con la celebrazione della Divina Liturgia
ogni domenica e nelle principali festività. Il vescovo di Piana degli Albanesi
mons. Giuseppe Perniciaro, nel corso della Divina Liturgia Pontificale,
celebrata a Milano nella Basilica di nostra Signora dei Miracoli il 28 aprile
1968 nomina mons. Enrico Galbiati archimandrita
e membro onorario del Capitolo dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, per le
sue benemerenze nel campo dell’Ecumenismo e delle scienze dell’Oriente
cristiano e per la sua attività in favore dei fedeli di rito bizantino.
Nella foto sono riconoscibili alcuni contessioti residenti nell'area milanese |
Svolge
con costante impegno e scrupolosa osservanza della tradizione bizantina
l’incarico di “Assistente ecclesiastico dei fedeli italo-albanesi residenti
nella diocesi ambrosiana” conferitogli dall’arcivescovo di Milano, incarico
confermato con decreto del cardinal C. M. Martini nel 1983 e nel 1992. Gli Arbëreshë di Milano fino all’anno 2000 hanno il privilegio di
avere come guida religiosa il “sacerdote
più colto e più umile della diocesi ambrosiana” (così definito dal
cardinale arcivescovo di Milano, presente al funerale di mons. Galbiati nel
2004). La sua vasta cultura trova riscontro nelle numerose sue pubblicazioni (oltre
300) e nei suoi numerosi riconoscimenti e incarichi: docente nei Seminari
ambrosiani (greco biblico, teologia orientale, ebraico, ecc.), docente all’Università
Cattolica (lingue semitiche comparate - ebraico, aramaico, siriaco, accadico,
arabo - filologia biblica, ecc.),
Dottore e Prefetto dell’Ambrosiana, esperto delle chiese orientali al Concilio
Vaticano II, benemerenza civica del
Comune di Milano (Ambrogino d’oro), Protonotaro apostolico, Medaglia d’oro di
riconoscenza della regione Lombardia, ecc.
L’attività di mons. Galbiati per i fedeli italo-albanesi di Milano
continua ancor oggi con l’impegno di altri sacerdoti e con la collaborazione di
laici Arbëreshë ed in particolare di alcuni contessioti
(celebrazione della Divina Liturgia ogni domenica nella chiesa di S. Sepolcro,
attigua alla Biblioteca Ambrosiana - piazza S. Sepolcro – MM1 piazza Cordusio; www.acioc-milano.org oppure info@acioc-milano.org , papas Michele Pirotta, tel.
3466267382).
Nelle celebrazioni liturgiche viene riservata
particolare attenzione anche alle tradizioni
legate alle principali festività religiose (S. Nicola, Natale,
Epifania, Settimana Santa e Pasqua, ecc.). A questa presenza e testimonianza
significativamente contribuiscono (organizzazione, celebrazioni, coro, ecc.) dal
1970 ad oggi particolarmente alcuni contessioti (papas Giovanni Borzì, Calogero
Raviotta e, in tempi recenti Nino Schirò e Cuccia Antonio). Ogni domenica
vengono eseguiti molti canti, che appartengono alla tradizione bizantina di
Contessa o di altri comuni arbëreshë o della Badia
Greca di Grottaferrata.
Con gli Italo-Albanesi dal Meridione venuti in Lombardia, sembra
ripetersi l’evento storico e religioso di cinque secoli fa quando gli Albanesi ”vennero in
Italia con i loro sacerdoti, le loro tradizioni, le icone, i libri
e gli arredi sacri, retaggio perenne della cultura bizantina”.
Fedeli di rito ambrosiano o romano, che occasionalmente sono
presenti alla Divina Liturgia non solo scoprono l’esistenza in Italia della
tradizione religiosa orientale ma spesso rimangono spiritualmente affascinati
dalla particolare atmosfera che la celebrazione bizantina esprime con le varie
componenti che la caratterizzano: incessante alternarsi di preghiere tra
celebrante e fedeli, suggestiva coreografia creata dalle icone, gesti e
sontuosi paramenti, profumo d’incenso, melodie di antichissimi canti liturgici,
ecc.
Quanto sopra descritto mi suggerisce una riflessione personale,
che credo possa risultare interessante riportare di seguito.
Quando
50 anni fa ho lasciato Contessa per emigrare in Lombardia, non pensavo di poter
trovare a Milano delle istituzioni ecclesiastiche e religiose, nell’ambito
delle quali continuare a vivere la mia fede cattolica sia secondo la tradizione
orientale (rito greco-bizantino) sia secondo la tradizione occidentale (rito
romano).
Nel mio
nuovo luogo di residenza comincio a frequentare l’oratorio, mettendo a
disposizione l’esperienza maturata a Contessa (chierichetto, cantore, lettore,
Azione Cattolica, ecc.) collaborando sia nella parrocchia latina (parroco padre
Lala) sia nella parrocchia greca (parroco papas Jani Di Maggio). Questa mia
disponibilità favorisce l’inserimento nel nuovo contesto sociale, culturale e
religioso e, frequentando la parrocchia, comincio a scoprire e conoscere anche
il rito ambrosiano: considero un privilegio, sotto l’aspetto culturale e religioso,
avere la possibilità di continuare a vivere la mia fede cristiana secondo i tre
riti presenti nella Chiesa cattolica italiana: rito romano, rito bizantino e
rito ambrosiano.
“Il rito é il patrimonio liturgico,
teologico, spirituale e disciplinare, distinto per cultura e circostanze
storiche di popoli, che si esprime in un modo di vivere la fede, che é proprio
di ciascuna Chiesa sui juris” (Codice dei Canoni delle Chiese Orientali). Il rito romano - proprio della città di Roma - fu esteso alle
diocesi italiane (tranne Milano, che ha mantenuto il rito detto "ambrosiano"), poi si diffuse per
tutta l'Europa, sostituendosi ai riti particolari delle Gallie e della Spagna,
e divenne il rito universale delle Chiese evangelizzate da Roma mediante
l'attività missionaria. Il rito greco e
bizantino - proprio del Patriarcato di Costantinopoli, delle Chiese di
lingua greca e di quelle che da loro ricevettero l'organizzazione ecclesiastica
(Bulgaria, Serbia, Russia, Romania, Melchiti e Ortodossi del Medio Oriente) -
fu praticato in Italia dalle colonie italo-greche (dal sec. VII) ed é ancora
fedelmente mantenuto da alcune comunità italo-albanesi (dal secolo XV)”, come a
Contessa Entellina.
I fedeli italo-albanesi di rito bizantino testimoniano da cinque
secoli che esiste in Italia un "oriente cristiano a casa nostra",
recentemente però diventato più significativo numericamente e più visibile in
tutto il territorio nazionale per la crescente presenza di fedeli cristiani di
tradizione bizantina, provenienti dalle chiese ortodosse dell’Europa orientale
o del Medio Oriente.
In lombardia il
Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano (CCCM), istituito nel
1998, attualmente comprende: Chiesa Cattolica Ambrosiana, Chiesa
Ortodossa Greca, Chiesa Ortodossa Bulgara, Chiesa Ortodossa Serba, Chiesa
Ortodossa Romena, Chiesa Ortodossa Russa, Chiesa Apostolica Armena Ortodossa,
Chiesa Copta Ortodossa Egitto, Chiesa Copta Ortodossa Eritrea, Chiesa Copta
Ortodossa Etiope, Chiesa Cristiana Protestante Luterana Riformata, Chiesa Anglicana,
Chiesa Evangelica Metodista, Chiesa Evangelica Valdese, Chiese Evangeliche
Battiste, Chiesa Luterana Svedese, Esercito della Salvezza.
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