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domenica 4 ottobre 2015

Dal Giornale di Sicilia

Il Palazzo Reale di Palermo, oggi più conosciuto come Palazzo dei Normanni, fu costruito nel punto più elevato della città, secondo la tendenza a edificare sulle alture per rendere più difendibili gli edifici. Sorge su un luogo già oggetto di insediamenti punici e la struttura, adesso un poligono irregolare, pare fosse stata impostata in origine con torri legate da ali, portici e giardini. Ma di queste torri l'unica superstite è la cosiddetta Torre Pisana, sede delle stanze private del rè. All'interno del Palazzo venne anche realizzata la chiesa privata del sovrano, la Cappella Palatina, consacrata nel 1140. 
Il complesso del Palazzo era unitario e ospitava anche opifici tessili e laboratori di oreficeria, mentre una via coperta lo collegava direttamente con la Cattedrale. Venne usata come residenza del sovrano fino alla fine del 1300 quando per questioni di sicurezza i rè aragonesi, subentrati agli Svevi, spostarono la loro sede al Palazzo Chiaramente detto «Steri». 
Il Palazzo dei Normanni divenne così una fortezza fin quando, sotto la dominazione spagnola, i Viceré di Sicilia tornarono ad abitarlo. Nel corso di questi cambiamenti la struttura subì sempre trasformazioni e ampliamenti (per esempio l'aggiunta del cortile Maqueda) e con i Borboni venne persino elevato un osservatorio astronomico ancora esistente. Al suo interno le sale più importanti sono quella del Duca di Montalto, che ospita mostre, la Sala Rossa e la Sala Gialla, utilizzate come sedi di rappresentanza istituzionale e per convegni, la Sala d'Ercole (nome tratto dal motivo degli affreschi) nella quale si riunisce l'Assemblea regionale siciliana che qui ha la sua sede dal 1947. 

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