di Nicola Graffagnini
l 16 Gennaio del 1969, nel centro simbolico di Praga, un ragazzo si cosparse di benzina , come oggi fanno i giovani bonzi nel Tibet e si diede fuoco .
Jan Palach era uno studente in Filosofia di appena ventuno anni che divenne quel giorno, per tutto il mondo ... un simbolo della libertà della rivolta di Praga , soffocata dai carri armati dei Paesi fratelli del Patto di Varsavia .
Si era giunti al sesto mese dalla occupazione sovietica della Cecoslovacchia , avvenuta il 21Agosto 1968 .
L'invasione che secondo la versione del Patto di Varsavia ( eredità della guerra fredda che si opponeva al Patto della Nato Occidentale ) doveva servire a frenare pacificamente le deviazioni della Primavera di Praga voluta dal Presidente Alexander Dubcek , responsabile di aperture democratiche definite allora :< il socialismo dal volto umano>.
Di fronte al perdurare dell'occupazione che divenne sempre più stringente e alla censura totale applicata ai mezzi di occupazione, iniziò l'esodo dei profughi cecoslovacchi, molti giovani combattenti per la libertà morirono successivamente durante gli scontri duri del 17 Aprile, tre mesi dopo il rogo di Palach e quello fu il momento scelto dai russi per la deposzione di Dubcek e la nomina di Husak .
Si venne a sapere dopo tanto tempo che Palach aveva affidato una lettera ad un amico ove comunicava che tanti altri giovani avevano deciso di immolarsi come lui a cui toccò immolarsi per primo in forza del numero uno estratto per sorteggio, al fine di scuotere le coscienze del popolo e indirizzarle verso un grande sciopero generale .
Infatti nei giorni seguenti altri giovani si immolarono come lui, almeno sette di cui si seppe con certezza in occidente, nonostante la censura strettissima di tutti i mezzi di comunicazione .
Ho voluto raccontare questa storia , anche se con ritardo sulla data di Gennaio , principalmente per i giovani lettori che a quei tempi non erano nemmeno nati e perchè a me giovane di ventuno anni ma anche ai miei amici del tempo ,la notizia di quell'invasione lasciò un segno profondo per i diritti del popolo cecoslovacco calpestati senza alcun imbarazzo delle autorità sovietiche e con molto imbarazzo dei partiti comunisti occidentali.
Ricordo ancora che intorno al 1969, ad un anno dal terremoto .. . una Associazione inviata a Contessa dal Ministero dell'Interno ,l'AAI , per proporre a noi giovani la costituzione di un Centro giovanile ove riunirci e discutere dei nostri problemi ... ci propose alcune riunioni costitutive e in una di queste, fatta nel Baraccone di Via Palermo, uscì fuori la proposta di intitolare il Centro allo studente di Praga , Jan Palach
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