Come siamo ridotti male noi italiani !
La cosa che fa meditare è che a portarci allo sfacelo sono coloro che hanno voluto l'affossamento della Prima Repubblica, gli ex comunisti e gli ex fascisti. In un certo senso avevano ragione: il ceto politico di allora aveva dato quanto poteva, si era logorato e continuava a finanziarsi così come faceva dal 1948 in poi con risorse del sistema economico, come se il muro di Berlino non fosse crollato e "baffone" stesse ancora lì a minacciare l'Occidente.
Quella classe politica però per quanto logora veniva selezionata e passava per vari filtri sociali. Dai consigli comunali e dalle sezioni di partito passava ai consigli regionali e nei consigli di amministrazione delle partecipate e poi, alla fine, provava il salto al Parlamento Nazionale. Tutti i filtri citati implicavano selezione, formazione, attitudini.
E ripetiamolo ancora. Quella classe politica per quanto logora, per quanto propensa ad allargare il potere con finanziamenti non ammessi dalla legge non risulta che si sia arricchita sul piano personale (tranne, ovviamente, casi specifici).
La seconda repubblica nata soprattutto per merito degli ex-missini e degli ex-comunisti è quella che ci sta davanti.
Cosa cogliamo oggi ?
-Corruzione a non finire dai municipi più dispersi d'Italia al Parlamento Nazionale,
-finanziamento lecito (perchè legalizzato) e relativa immediata appropriazione per fini privati,
-incompetenza ed ignoranza grassa quanto una montagna. I parlamentari non sono più selezionati attraverso i filtri sociali (sezioni di partito, consigli comunali, organizzazioni sindacali etc.) ma sono catapultati in base all'amicizia con i boss politici che scelgono i più "bellini" e al contempo i più ignoranti in quanto propensi a restare fedeli al boss. Quest'assunto tuttavia non sempre è vero se pensiamo che il Pd è l'esempio dei rampanti ieri tutti bersaniani, poi lettiani oggi tutti renziani e domani tutti ...
Cosa attenderci da un sistema che ormai ignora il merito e la competenza ?
In questi giorni, sul Blog, ci stiamo soffermando prima di dare la descrizione della battaglia duemilaquattrocento anni fà sul Crimiso fra sicilioti (greci di Sicilia) e cartaginesi parecchio sulla figura di Timoleonte.
Duemilaquattrocento anni
fa, la Grecia (intesa come Mediterraneo ellenico) era il faro più splendente
della civiltà umana. Oggi la Grecia è la ruota di scorta dell’Europa. Allora,
la sapienza e la cultura di quella Classe dirigente illuminavano il mondo conosciuto.
Oggi la pochezza, l’ignoranza e la disonestà di una classe politica e
burocratica hanno rovinato quel popolo che per generazioni continuerà a pagare
i disastri compiuti da tanti politicanti mascalzoni.
Su cosa si gioca il successo e la miseria di un popolo
e delle comunità in genere ?
Lo sviluppo, la prosperità e la
grandezza di un popolo si gioca sull’alternanza sapienza/ignoranza. Ovviamente,
è l’Etica che distingue l’azione fra il bene e il male.
Nel nostro Paese, in questi ultimi
decenni tracciati dall'inconcludenza degli ex comunisti e degli ex-missini
guidati questi ultimi dall'ingordo Berlusconi, chi aveva responsabilità
istituzionale, a livello centrale e locale, è venuto meno al proprio compito e
al proprio dovere, diffondendo sempre più i perversi meccanismi dell'individualismo e delle lobby che ha come substrato la corruzione. Non per nulla in materia di corruzione
siamo alla pari col Ghana. Dal momento in cui è possibile che un Scilipodi
possa sedere in Parlamento c'è da chiedersi perchè mai sono stati rimossi i
filtri sociali.
È inutile girarci
attorno. Se non si ripristina il principio secondo il quale nessuna azione può
essere svolta senza la giustificazione dell'Etica, la gravissima malattia che
colpisce soprattutto il mezzogiorno e la Sicilia si aggraverà. Mafia,
corruzione e malapolitica in Sicilia ormai sono intrecciate in un unico corpo.
L’Etica impone che in
tutte le attività, pubbliche e private, il metro che le misuri sia solo ed
esclusivamente il Merito, da cui discende la Responsabilità, secondo la quale ogni
cittadino deve fare il massimo per la collettività e, solo in subordine, per sé
stesso.
I Scilipodi e i
moltissimi inconcludenti (vincitori di primarie grazie ai tanti mandarini alla
Crisafulli) che siedono in Parlamento non li ritroviamo in nessun Parlamento
degli stati europei e non li avremmo ritrovati nemmeno nel Parlamento della
Prima Repubblica dove la classe dirigente, che se ne dica, era più che
selezionata.
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