ALPA SICILIA
INFORMA
L’agricoltura siciliana fa i conti: dodici
giorni di fermo degli autotrasportatori ha provocato danni per 70 milioni di
euro.
L’ortofrutta
è il comparto che più ha sofferto del blocco con danni per 40 milioni per gli
ortaggi (pomodori, zucchine, peperoni, melanzana, etc.), 15 milioni per le
arance, 5 milioni per i limoni, 3 milioni per i carciofi.
Il
danno economico ha numerose matrici. C’è stata la marcescenza del prodotto ma anche
la distruzione per la perdita della qualità commerciale; poi, alla ripresa dei
trasporti, si è registrata la riduzione dei prezzi all’origine (-30/ 40 per
cento) per eccesso di offerta.
Il
fermo ha provocato anche riduzione della qualità organolettica per l’eccessiva
maturazione a cui è seguito il deprezzamento della merce.
C’è
stata poi la cascola degli agrumi che non sono stati raccolti e, nel caso dei
carciofi, la sfioritura.
Ai
danni immediatamente quantificabili si aggiunge la perdita dei contratti di
fornitura con la Distribuzione Organizzata che ha continuato a rifornirsi
all’estero, soprattutto in Spagna.
Per
quanto riguarda il comparto lattiero-caseario, la stima dei danni ammonterebbe
a circa 5 milioni di euro per il mancato conferimento alle industrie di
trasformazione di oltre 600 mila litri di latte e per la mancata distribuzione
dei prodotti caseari freschi (ricotta, provole, formaggi freschi).
Si
tratta di un danno economico di notevole entità che ha aumentato le già enormi
difficoltà delle le aziende agricole dell’Isola.
Per
questo l'ALPA siciliana chiede al governo regionale un intervento risarcitorio
nei confronti delle aziende agricole pesantemente danneggiate dal fermo, ma
anche il sostegno per il rilancio dell’agricoltura che è l’ unico vero volano
per la ripresa produttiva della regione.
Il Presidente
Salvatore
Sparacio
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