''Tutto mi sarei
potuto aspettare tranne di apprendere delle accuse fatte a Liga. E' una cosa
incredibile. Ne' io, ne' il movimento cristiano lavoratori lo avremmo potuto
sospettare''.
Nega di avere mai
saputo che l'architetto Giuseppe Liga era ai vertici di cosa nostra il
presidente della Regione Raffaele Lombardo. Citato a deporre al processo al
presunto capomafia di San Lorenzo (il quartiere ad est di Palermo), Lombardo ha parlato dei suoi rapporti con
Liga e con il Movimento a cui l'architetto apparteneva.
"Il mio
rapporto con Liga - ha detto il governatore deponendo in qualità di teste - è cominciato
nel 1999 quando, essendo candidato alle elezioni europee, partecipai ad alcuni
eventi del Movimento cristiano dei lavoratori di cui Liga era un esponente. Da
allora ci saremmo visti una dozzina di volte, compresa quella in cui è stato
ripreso, fotografato, mentre entrava a palazzo d'Orleans".
Liga, un
architetto, è ritenuto il successore del boss Salvatore Lo Piccolo, e -come è noto- nel 2009
alla vigilia delle elezioni europee ebbe degli icontri con Lombardo a Palazzo
d'Orleans.
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