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domenica 12 febbraio 2012

Mario Monti. Fa da 'Cireneo' ad una classe dirigente di inetti ed ignoranti

Le immagini che in questi giorni arrivano dalla Grecia dovrebbero far riflettere quei governanti, nazionali, regionali e locali, la cui inettitudine e la cui ingordigia ha rovinato l’Italia e non solo l’Italia.
Certamente i governanti che ci hanno mal governato non sono arrivati dal polo Nord, ma li abbiamo scelti noi elettori e non sono altro che il nostro riflesso.
Gli italiani –leviamocelo dalla mente- non sono migliori dei Rutelli, dei Gasparri e di tutti i finti “innocenti”, siano essi di destra o di sinistra che fingono di indignarsi per i milioni di euro che si scopre sono stati rubati alla società e alla vita pubblica (milioni di euro corrispondono a miliardi di vecchie lire).
Una classe dirigente differenziata quella che si è alternata nell'ultimo ventennio ma tutta incapace di capire la realtà del paese e del mondo in cui viviamo, incapace di comprendere la transizione epocale che stiamo attraversando in un mondo in cui ormai i paesi emergenti hanno da dire la loro, dall'India, alla Cina, al Brasile.
Mezza classe dirigente in questo ultimo ventennio si è attardata e non è riuscita a scaricarsi della zavorra culturale e politica della prima repubblica; in buona sostanza ha continuato a coltivare le scorie della cultura di finto marxisteggiare pensando di tenersi stretto il vecchio elettorato e senza accorgersi che il muro di Berlino aveva sepolto un precedente modo di pensare e di vedere le cose del mondo, quelle sociali comprese. L’altra metà di classe dirigente si è cullata nel fatto che gli avversari con tutto il loro modo di pensare erano finiti sotto il muro di Berlino e pertanto ritenendosi i soli con le carte in regola hanno fatto e strafatto. Hanno ritenuto che rubare, per loro che avevano avuto la vista più nitida, fosse il premio che gli competeva, il minimo che gli spettava.
Inetti gli uni ad aggiornarsi ed inaffidabili gli altri che hanno ritenuto fosse casa loro quella che è la “Casa di tutti”; se è vero che i governanti devono sapere vedere e pianificare il domani della società, a tutti i livelli, nazionale, regionale e locale l'intera classe dirigente italiana è stata miope ed ha messo in scena uominicchi alla Berlusconi, buoni a far ridere ma non a salvarci dalle difficoltà.
Ovviamente quanto delineato è fatto ad ampi tratti e con generalkizzazioni. Esistono uomini di sinistra che hanno saputo cogliere il nuovo che via via si intravedeva ed hanno saputo pigiare l’acceleratore sulle riforme necessarie per evitare di essere sopraffatti. A destra di uomini avveduti, almeno in Italia dove ha imperversato il berlusconismo degli “affari propri”, se ne sono intravisti pochi, tutti si sono adeguati alla vita godereccia del capo. Tremonti compreso, che adesso rilascia interviste di avere capito tutto dal 2006.
Se fosse vero che aveva capito è responsabile delle difficoltà del paese due volte; una perche ha servito fino alla fine il suo capo e due perchè pur sapendo non si è dissociato.
Abbiamo dovuto affidarci ad un uomo delle Università, ad un uomo di cultura “liberista” per evitare di finire nella voragine del populismo senza orizzonti, come minaccia di finire la Grecia. Paese in cui ai "sacrifici" da pane e cipolla non esistono alternative. L'allontanarsi dall'Europa significherebbe infatti avere la cipolla, senza nemmeno il pane.
Un “liberista”, un uomo delle banche e della finanza (Mario Monti) -uomo dei ceti dominanti-  sta facendo da Cireneo non ad un Cristo giusto appesantito dal peso della croce, bensì a dei ladri ed ignoranti che hanno puntato negli anni scorsi solamente agli “affari propri”, ai danni di tutti. Certo, sotto la croce ed i sacrifici ci siamo tutti.
Assurdo !

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