Veneriamo la tua purissima
icona, o Buono, chiedendo perdono per le nostre colpe, o Cristo Dio. Ti sei
benignamente degnato di salire volontariamente con il tuo Corpo sulla Croce,
per liberare dalla schiavitù del nemico coloro che hai plasmato. Pertanto, con
riconoscenza, a Te gridiamo: Hai riempito di gaudio l'universo, o nostro
Salvatore, venuto a salvare il mondo.
E' questo -sopra riportato- l'inno che la Chiesa Bizantina da oltre un millennio canta -in greco- nella prima domenica di Quaresima, la domenica dell'Ortodossia, quando le icone vengono condotte in processione nelle adiacenze delle Chiese.
In
questa prima domenica di Quaresima nella Chiesa Madre di Contessa Entellina, di tradizione bizantina, come peraltro in tutte le chiese dell'Eparchia di Piana degli Albanesi, è stata
commemorato il ristabilimento del culto delle iconi.
In
oriente, per più di cento anni, a partire dall’Impero di Leone Isaurico
(717-741) e fino a quello di Teofilo (829-842), la Chiesa fu sconvolta dalla
persecuzione degli iconoduli, i difensori del culto delle immagini, da parte
degli iconoclasti, che volevano distruggere le immagini sacre, volontà questa
che derivava dall’influenza ebraica ed islamica, entrambi religioni che non
accolgono la possibilità di rappresentare il divino.
Dopo
lunghi scontri e vicende alterne, fra sostenitori e avversatori del culto delle
immagini e con sullo sfondo l’egemonia
sul potere politico, nel 787 durante il Concilio II di Nicea, fu stabilito il principio che, con
l'incarnazione del Logos, Dio è diventato visibile, sperimentabile e quindi
raffigurabile. Sul presupposto quindi che l'incarnazione del Logos ha rimosso
il divieto di non fare immagini di Dio vennero meno gli aspri scontri fra
Cristiani, molti dei quali in quel periodo si rifuggiarono dalle regioni
orientali dell’Impero in quelle occidentali, principalmente in Sicilia.
Fu
comunque sotto l’Imperatrice Teodora che fu convocato l'11 marzo 843 un ulteriore
Concilio Ecumenico a Costantinopoli, dove si ristabilì definitivamente il culto
delle immagini sacre.
In
seguito ad esso, la prima domenica di Quaresima la Chiesa bizantina svolge una
processione -con tutto il clero e le autorità ed i fedeli- portando tra le mani
le restaurate iconi, che di vennero poste nelle chiese per essere venerate.
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