Il punto sulla situazione finanziaria del paese che è stato da un trentennio governato da ingordi ed incompetenti
Su tutti i Paesi, che hanno un debito superiore al 60 per cento in rapporto al Pil (la ricchezza prodotta in un anno), incombe l’accordo del Patto di Stabilità del 25 marzo 2011, secondo cui occorre rientrare in tale parametro di contenimento entro 20 anni.
L’Italia ha un debito di 1.900 miliardi, pari al 120 per cento del Pil e dovrebbe abbattere l’eccedenza, pari a 950 miliardi (cioè il 50 per cento), appunto in venti anni: in pratica, oltre 40 miliardi l’anno.
L’Italia ha un debito di 1.900 miliardi, pari al 120 per cento del Pil e dovrebbe abbattere l’eccedenza, pari a 950 miliardi (cioè il 50 per cento), appunto in venti anni: in pratica, oltre 40 miliardi l’anno.
Costui (Vitrano) è deputato all'Ars, non partecipa ai lavori d'Aula ma ci costa il 50% dei colleghi che a Palazzo dei Normanni ci vanno per un'ora la settimana. Lui ci costa €. 10.000,oo mensili |
Monti nell'incontro di Bruxelles dei giorni scorsi è riuscito ad attenuare la tabella di marcia in relazione all'andamento dei cicli dell'economia reale e ad altri parametri, ma la sostanza dei sacrifici che dovranno sostenere gli italiani nel prossimo ventennio non sarà nè agevole nè in discesa. In questo quadro, la Regione siciliana, nonostante le chiacchiere del governo Lombardo dovrà prima o dopo mostrare segni di saggezza.
Il guaio è che se la saggezza arriva troppo tardi -come accaduto a Roma, dove è tardata per un trentennio i sacrifici da chiedere agli italiani, ai siciliani, saranno via via più pesanti.
Non c'è dubbio che ci accorgeremo che la saggezza starà per arrivare in Sicilia quando i 90 si daranno, saranno obbligati dalla "carestia" una retribuzione di €. 2.000,oo mensili ed i dipendenti regionali saranno pagati nella stessa misura degli impiegati comunali e/o statali.
Questa stagione arriverà; il guaio è che gli attuali ingordi attendono che il sistema si aggravi fino all'estremo prima di mollare l'osso.
Nessun commento:
Posta un commento