Le perizie di variante sono vietate da anni, ma ...
La Commissione europea ha interrotto in Sicilia l'erogazione di
circa 220 milioni di euro per opere che gravano sul Fers (Fondo europeo di
sviluppo regionale).
Raffaele Lombardo -adesso- si agita e finge pure di arrabbiarsi
perché vuole capire le ragioni e le responsabilità che hanno portato agli
attuali risultati di spesa.
Commedia pirandelliana: come se egli in questi anni
post-cuffariani fosse vissuto sulla Luna.
Poi il governatore cerca di consolarsi: non siamo solo noi
siciliani ad essere in ritardo nella spesa dei fondi europei, dice ai giornali.
Ma vediamo cosa contesta l’Unione Europea.
Contesta il lievitare dei costi attraverso il ricorso alle
perizie di variante. Ossia a quel sistema storico con cui procedono i lavori
pubblici in Sicilia sin dall’epoca dei borboni. Si prevede di costruire una
strada che costa 100, come negli standard di tutta Europa, e a fine lavori sono serviti invece
800, come capita –appunto- solo in Sicilia.
Il governo Monti ovviamente è intenzionato a sbloccare il “modo
siciliano” di operare e soprattutto vuole evitare di incorrere nel rischio che possano perdersi i finanziamenti europei, tanto preziosi per creare occupazione ed
innescare i meccanismi di crescita dell’economia.
Rischio difficile da evitare in
Sicilia fino a quando un sosia di Mario Monti non si installi a palazzo
d’Orleans e non pigli il posto del finto lunatico Raffaele Lombardo.
Nessun commento:
Posta un commento