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lunedì 16 luglio 2018

La politica ai tempi dei populisti


Il decreto "Dignità" proposto dal ministro Di Maio, a quanto viene via via sempre più intuendosi sta rivelandosi un autogol, un fallo di mano, un fuorigioco, la scelta è come sempre immensa, senza per forza dover entrare nello specifico della partita il nesso lo si trova sempre. 

In realtà il Governo dei populisti non ha nulla da rimproverare all'Inps. La Relazione Tecnica ai decreti legge (di rilievo economico) le redige il Ministero Finanza ed Economia, che si avvale delle fonti più opportune, anche dell'Inps.

La relazione che accompagna il decreto Di Maio, come da legge, è passata quindi al vaglio della Ragioneria dello Stato che l'ha condivisa.

Quindi ? 
Il ministro ed i suoi collaboratori di cosa si lagnano se più strutture dello Stato, strutture di alta qualificazione, hanno riconosciuto che quel provvedimento farà perdere al nostro disgraziato Paese 8mila posti di lavoro ogni anno e per dieci anni ? Di quale tranello parlano se essi sono causa del decreto ed essi -peraltro- non leggono e studiano a priore ciò che andranno a  firmare ?

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