Il Comune Contessa Entellina, nei giorni scorsi, ha varato il Bilancio di Previsione 2021. In ritardo, ma risulta assolto l'adempimento di legge. In Sicilia ci sono ancora Enti Locali che hanno difficoltà oggettive a regolarizzare il loro quadro finanziario.
Alla luce di una situazione del tutto anomala essendo prossima la fine dell'anno finanziario, ANCI Sicilia invierà, nei prossimi giorni, una nota formale con cui chiederà ai prefetti dell’Isola di incontrare, il prossimo 17 novembre, le delegazioni di sindaci, provincia per provincia.
Appare, via via che i giorni e le settimane, passano sempre più evidente che la crisi istituzionale meriti le dovute attenzioni, dal momento che i sindaci, in assenza di risposte concrete dal Governo nazionale, rappresenteranno le ragioni della loro mobilitazione, non escludendo in estrema ipotesi le non auspicabili dimissioni dal ruolo rivestito.
Oggi nel corso di una assemblea straordinaria dei sindaci siciliani, convocata dal presidente Orlando, erano presenti un centinaio di primi cittadini, è stato fatto il punto sulla drammatica crisi degli enti locali siciliani incapaci, fra l'altro, di portare avanti gli investimenti in vista dell’attivazione delle risorse del PNRR.
“Siamo in presenza - si legge nel documento conclusivo – di una drammatica crisi istituzionale e di sistema che per la sua vastità sconvolge le amministrazioni a prescindere dalle questioni amministrative e gestionali e dagli orientamenti politici. L’ANCI Sicilia ha registrato, fino ad ora, importanti segnali di attenzione da parte del Governo nazionale e del Parlamento, nello specifico dalla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, dal ministro Daniele Franco, dal vice ministro Laura Castelli e dal presidente e dai componenti della Commissione Finanze e Tesoro, attenzione che tuttavia non basta. E’ necessario formalizzare un intervento normativo e finanziario soddisfacente a valere sull’anno in corso e sul prossimo triennio. Sebbene le proposte dell’Associazione siano state già sottoposte al Governo e al Senato si è constatato che, ad oggi, non è stata ancora definita alcuna ipotesi concreta. Per tale ragione i sindaci sono costretti a proseguire con la mobilitazione e chiedono che vengano messi nelle condizioni di evitare una crisi istituzionale senza precedenti con inevitabili conseguenze sui servizi ai cittadini, sulla tenuta sociale e sullo sviluppo del territorio”.
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