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venerdì 12 novembre 2021

Arretratezza del Sud. Perchè in uno stesso Paese esiste il divario economico Nord-Sud?


L'articolo del Corriere della Sera
qui stralciato risale a quasi
cinquant'anni fa
. Quel divario
a cui fa riferimento
si è, invece che colmato
ulteriormente allargato.
Per non perdere 
l'opportunità offerta dal PNRR sarà 
fondamentale l'attenzione e
la vigilanza dell'opinione
pubblica meridionale e siciliana 
e nei confronti delle mafie che dei
politicanti di sempre.

Vigilanza e partecipazione 
civiche saranno necessarie per
evitare che fra 50 anni i nostri nipoti 
debbano accorgersi che
 l'ulteriore indebitamento
che l'attuale generazione lascerà 
loro col PNRR si  sia risolto invece
nel nulla di sempre, e 
nell'aggravante  dei
debiti da saldare.

 Gli studiosi di diritto, i giornali, i media, gli intellettuali tutti sostengono e riferiscono ancora ai nostri giorni  della mafia come palla al piede della crescita umana ed economica del Sud. Se però  si chiede agli abitanti dei paesi di Sicilia, che siano appartenenti alla fascia più giovane o a quella più anziana, pochi ritengono che l'arretratezza socio-economica della nostra terra sia condizionata dalla realtà culturale mafiosa.

 Realtà mafiosa. È evidente  che il mafioso con la lupara a tracollo che gira a cavallo per le campagne dell'Isola, che nei decenni andati poteva essere visto,  adesso non esiste e non lo si incontra più. Nemmeno nei film questo tipo di personaggio lo si raffigura più. Eppure la mafia, o meglio le mafie, sulla terra di Sicilia ancora sono ben presenti, anche se sui giornali leggiamo che esse da decenni per svolgere i loro affari si sono trasferite al Nord, dove di soldi ne girano parecchi più di qui.

 Come possiamo notare e renderci conto che la mafia o le mafie sono invece ben presenti? Da un libro di Luca Bianchi e Antonio Fraschilla apprendiamo che secondo un magistrato meridionale, Francesco Giannella: "la crescita limitata del Sud è certamente da addebitare anche al problema della legalità, la differenza tra il prodotto interno lordo per abitante del Nord e quello del Mezzogiorno dove è forte la presenza  delle cosche è un abisso di circa sedicimila euro".  Secondo lo stesso attuale premier Mario Draghi, in una sua dichiarazione di qualche anno fa leggiamo che  in alcune aree del Paese la criminalità organizzata ha portato a una diminuzione del PIL (prodotto interno lordo) di venti punti percentuali.

***

 Ci proponiamo, con la premessa sopra riportata,  di intrattenerci sul Blog per alcune pagine sulle palle al piede che da sempre hanno frenato la crescita sociale e civile della nostra terra, la Sicilia. 

 Il proposito nasce dal fatto che sappiamo che con il cosiddetto Pnrr arriveranno nel Meridione tanti fondi che inevitabilmente susciteranno l'attenzione di tanta gente "malintenzionata". La sensibilità e la vigilanza della gente comune devono essere mobilitate e sensibbilizzate perché nemmeno un euro si perda dall'intento di far crescere e sviluppare la nostra terra e dall'intento mafioso di lasciare alla gente solo i debiti e gli interessi da pagare per i fondi PNRR.

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